La saggezza popolare direbbe che il caldo ed il sole hanno colpito, noi non osiamo tanto, ma ci chiediamo perchè?
Così Telefono Blu in merito al presunto fervore estivo di tassare selvaggiamente le persone-turisti.
Ammonisce l’associazione che ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea, ricordando che essa non si è ancora espressa in merito alla tassa che, in Sardegna, “vuole colpire i 350 mila propietari di case” con una imposta secca di 900 euro. Un provvedimento che di fatto può creare seri problemi all’economia della Regione.
Sorprende – scrive l’associazione – come ci riprovino anche altri già bocciati in passato come Capri, le Eolie e Venezia (dove il traghetto ai foresti costa 5 euro e per fare la pipì si paga diversamente che da Veneziani).
Negli scorsi anni ci siamo opposti ovunque – continua Telefono Blu – e tutti i tentativi fatti hanno portato solo ad un fallimento. E’ come “sputare nel piatto dove si mangia” dire ai turisti di pagare perchè in troppi vengono su di un isola o in una località; poi si organizzano convegni piagnosi perchè non ci sono abbastanza turisti paganti o si dice che il costo della vita è troppo alto e allora tutti a casa.
Forse la saggezza popolare non si sbaglia. Ma non c’è dubbio che – conslude l’associazione – ci impegnamo fin da ora a tutelare tutti i turisti che cadranno vittime di questi provvedimenti. I nostri collegi legali sono pronti ai ricorsi, ovunque.