A sessanta anni dalla morte di Ernesto Buonaiuti, oggi alle ore 14.30, nella Biblioteca Roberto Ruffilli, vicolo Bolognetti 2, si tiene il convegno di studi sul tema ‘Ernesto Buonaiuti, un profeta inascoltato nella Chiesa’.


Saluto di Carmelo Adagio, Presidente del Quartiere San Vitale. Introduzione di Vittorio Bellavite, portavoce di Noi Siamo Chiesa ‘La ricerca su Buonaiuti dopo la sua morte’, Lorenzo Bedeschi
‘Il profilo di una grande figura della Chiesa cattolica del XX secolo’, Rocco Cerrato, Fondazione Romolo Murri ‘Il messaggio di Buonaiuti per la Chiesa di oggi’, Franco Barbero, Comunità cristiane di base ‘Buonaiuti ed il problema ecumenico’, Sergio Ribet, pastore valdese. Interventi di Ilaria Biagioli, Alfonso Botti, Simona Urso.

L’iniziativa è orgazizzata in collaborazione con: Fondazione Romolo Murri, Noi Siamo Chiesa, Comunità cristiane di base, Adista, Confronti,
‘Tempi di fraternità’.

Ernesto Buonaiuti
Nato a Roma nel 1881, sacerdote nel 1903, è uno dei protagonisti italiani del Modernismo, un movimento che intendeva affrontare con serietà il
confronto fra Cristianesimo e modernità nei suoi vari aspetti culturali, politici e di riforma religiosa. Divenuto professore di Storia del Cristianesimo all’Università di Roma, fu uno dei 12 professori
dell’Università italiana che rifiutò il giuramento al regime fascista, e per questo fu costretto a lasciare. Continuò a tenere corsi nelle Università europee e conferenze in varie città italiane, proponendo sempre un confronto sui temi centrali dell’esperienza cristiana, della relazione fra fede e politica, fra ricerca storica e sviluppo del pensiero religioso.
Muore a Roma il 20 aprile 1946. A sessanta anni della morte, questo convegno intende ricordarne l’opera e il pensiero.