Scelte oculate e piccoli accorgimenti possono aiutare a risparmiare energia e soldi. Ecco, in 19 punti, i consigli dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Modena.
1) In inverno, mantenere il riscaldamento non oltre i 20°C di giorno e 16°C di notte e tenere le porte chiuse, per evitare che il calore si propaghi in ambienti che non è necessario riscaldare.
2) Durante le pulizie domestiche areare una stanza per volta, richiudendo le porte interne.
3) Evitare di accendere il condizionatore (o il riscaldamento) se non si è in ufficio oppure in casa e ricordarsi di spegnere il condizionatore (o coprire i termosifoni) ogni volta che si aprono momentaneamente le finestre per il ricambio dell’aria. Ad ogni grado in meno di riscaldamento, corrisponde un risparmio di energia del 7 per cento. Lo stesso vale anche per il raffreddamento degli ambienti nel periodo estivo. Ricordare, inoltre, che maggiore è il consumo dell’energia, maggiori sono le emissioni di inquinanti nell’ambiente.
4) In estate, regolare il condizionatore sul consumo energetico ottimale (25°C o non più di 8°C meno della temperatura esterna) e comunque accenderlo solo se necessario.
5) Quando si acquista un condizionatore controllare la sua etichettatura energetica e scegliere, preferibilmente, i modelli dotati di “inverter”, che permettono di risparmiare fino al 30 per cento dei consumi elettrici. Preferire inoltre i modelli a “pompa di calore”, utilizzabili anche in inverno, con costi di gestione inferiori al riscaldamento a gas.
6) Preoccuparsi di mantenere sempre ben puliti i filtri dell’aria del condizionatore.
7) Qualunque sia il tipo di radiatore occorre non ostacolare la circolazione dell’aria. Pertanto non coprire i radiatori con “copri-termosifoni” o nasconderli dietro tendaggi.
8) Saper sfruttare gli apporti gratuiti di energia (sole attraverso le finestre, elettrodomestici in funzione, ecc.), abbassando la temperatura dei termosifoni o usando le valvole termostatiche, le quali permettono fino al 20% di risparmio energetico.
9) Se è possibile, installare regolatori di temperatura sui corpi scaldanti (termosifoni e fancoil) per evitare di riscaldare inutilmente stanze che normalmente non vengono utilizzate e preferire alle valvole manuali quelle termostatiche, che regolano automaticamente l’afflusso di acqua calda.
10) Regolare il termostato dello scaldabagno su 40°C in estate e 48°C in inverno, ma comunque evitare di far funzionare lo scaldabagno se non necessario.
11) Scegliere elettrodomestici provvisti di “etichetta energetica”, che denoti un basso consumo dell’apparecchio (contrassegnato dalle lettere A o B).
12) Preferire elettrodomestici provvisti del marchio di qualità ecologica certificata (come “Ecolabel UE”) o provenienti da aziende eco-certificate (marchio EMAS UE).
13) Acquistare lavatrici o lavastoviglie predisposte all’attacco dell’acqua calda: si risparmia l’energia utile per il riscaldamento e si accelerano i tempi di lavaggio poiché non è necessario che l’acqua si riscaldi all’interno della lavatrice.
14) Quando è possibile, privilegiare la luce solare a quella elettrica.
15) Quando è possibile, preferire una lampada per l’illuminazione del tavolo da lavoro (o della scrivania) alle luci elettriche fisse.
16) Preferire lampadari più predisposti per l’utilizzo delle lampade fluorescenti compatte anziché quelli provvisti di più luci e scegliere le intensità di luce in maniera adeguata alla tipologia di utilizzo dell’ambiente (luce sospesa per il tavolo da pranzo, lampade da tavolo orientabili per scrivanie o ufficio, plafoniere per il bagno e i corridoi, luci in corrispondenza dei piani di lavoro in cucina, ecc.).
17) Per la lettura e di notte preferire la luce di un’abatjour o di una lampada, anziché servirsi di un impianto che illumina l’intero ambiente.
18) Utilizzare lampade a risparmio energetico. Costano di più, ma, nel tempo e a parità di luce, fanno risparmiare energia e soldi.
19) La funzione “stand-by” degli elettrodomestici riduce, ma non annulla, il consumo di energia: è quindi opportuno spegnerli quando non vengono utilizzati. Per produrre la quantità di energia che tiene acceso lo stand-by di televisori, videoregistratori ed impianti stereo, si immettono ogni giorno nell’ambiente quantità di inquinanti pari a quelli prodotti dall’accensione di un motore di un mezzo pesante.