Ha fatto ritorno a casa dai due figli, dal compagno e dalla famiglia la trentenne modenese che il 18 novembre ha subito, nel giro di poche ore, due trapianti di fegato al Policlinico di Modena.
Come ha precisato il professor Giorgio Gerunda, direttore del Centro trapianti del fegato del Policlinico, le sue condizioni sono buone e dovrà recarsi di nuovo in ospedale solo per periodici controlli.
L’intervento era avvenuto in tempo record: la donna era stata ricoverata il 13 novembre nel reparto Malattie infettive. In condizioni già molto gravi, quattro giorni più tardi, era stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva dove è stata attaccata a un fegato artificiale con epatociti umani, messi a disposizione dall’Università di Ferrara (tra i primi casi in Italia) grazie ad una speciale autorizzazione del direttore del Centro nazionale trapianti, Nanni Costa. Intanto è partita la richiesta urgente di un fegato da trapiantare.
L’organo è stato disponibile il 18 novembre; la donatrice era una donna di Roma di 59 anni. Appena trapiantato il fegato però ha presentato segni di disfunzione con l’evidenziarsi di un rapido e progressivo decadimento delle condizioni fisiche. A questo punto ai chirurghi non è restata che un’unica possibilità: togliere l’organo per mantenere in vita la paziente (i vasi sanguigni sono stati collegati in modo da mantenere la vitalità dei tessuti addominali) e lanciare una nuova richiesta in tempi rapidissimi.
Dopo un’attesa di circa 10 ore, durante le quali la paziente é stata tenuta in vita senza fegato, grazie alle strumentazioni rianimatorie, si è reso disponibile un nuovo organo, e parte dell’équipe modenese è volata ad Avellino per prelevare il nuovo fegato. Il donatore era un ragazzo di 30 anni. Questa volta il nuovo fegato non ha dato problemi e il trapianto è andato a buon fine. In pochi giorni la ragazza ha iniziato a presentare evidenti segni di miglioramento, fino alle dimissioni dall’ospedale.
Nel 2004 il Centro trapianti di fegato del Policlinico modenese ha eseguito 32 trapianti di fegato.