La stagione più calda del consueto ha determinato, nel parco Ducale, il forte sviluppo di un parassita denominato Rhytidodus decimusquartus, oppure più comunemente ‘Cicalina del pioppo’.
L’insetto ha attaccato i pioppi cipressini del filare nel parco Ducale ed è stato segnalato da numerosi residenti della zona, dove si è manifestato anche nelle abitazioni.
Il 27 ottobre scorso l’agronomo incaricato dall’Ufficio Verde ha effettuato un sopralluogo, rilevando un elevato grado di infestazione.
La cicalina del pioppo non è tanto dannosa per i succhi che sottrae alle piante, pioppi e salici, quanto per le ferite che provocano le femmine nell’infiggere le uova con l’ovodepositore all’interno dei giovani rametti e per la possibilità di trasmettere il fitoplasma agente del declino del pioppo cipressino.
L’elevato numero di individui della seconda generazione, presenti solitamente da settembre alla fine di novembre, crea disagio alle persone, ma va sottolineato che è innocuo: non c’è nessun pericolo. L’insetto è portato a cercare un posto caldo e quindi, se nelle ore mattutine si annida nella parte inferiore delle foglie, durante la giornata è portato a rifugiarsi in prossimità delle abitazioni, lungo le finestre, nelle tapparelle.
Per la elevata mobilità il controllo di questo insetto non è facile. Interventi di trattamento vengono realizzati, nei casi di infestazione, contro le forme giovanili, preferibilmente in primavera, quando gli insetti sono ancora lenti nei movimenti, cercando di bagnare accuratamente la pagina inferiore delle foglie.
Si tratta di interventi con sostanze che hanno un forte impatto sulle piante, tanto che vanno limitati a momenti di assenza di fioritura, e che comunque sono risolutivi solo per pochi giorni. Essendo ormai il periodo di sviluppo di questo insetto (quest’anno maggiore a causa dell’alta temperatura persistente) prossimo al termine, non verranno effettuati interventi di disinfestazione.
L’Ufficio verde provvederà a ulteriori sfalci nel parco per evitare che l’insetto possa trovare spazi in cui annidarsi. Anche i residenti per limitare il contatto con la cicalina potrebbero provvedere a sfalci e piccole potature, attendendo che in pochi giorni, con il calo delle temperature, l’insetto esaurisca il suo ciclo.