Ekma Ricerche (Dipartimento Ricerche Quantitative) ha presentato i risultati di un sondaggio, realizzato lo scorso 2 novembre e commissionato da Telelombardia relativo a “Gli italiani e l’omosessualità”.

Su 1.000 casi rappresentativi nazionali della popolazione italiana maggiorenne (con interviste telefoniche C.A.T.I.) il 40% ritiene l’omosessualità una libera scelta; mentre il 25% la reputa un vizio il 22% la considera un modo di vivere la propria sessualità e un 10% una malattia.



Il 70% del campione ritiene che le coppie omosessuali non possano avere gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, cosa che invece è considerata giusta dal 22%, mentre l’8% non sa cosa rispondere o non risponde.



Secondo il 55% degli intervistati non esiste discriminazione nei confronti degli omosessuali, mentre il 27% ritiene che sia il contrario. Non sa o non risponde il 18%.



Smetterebbe poi di frequentare un caro amico, scoprendo che è omosessuale, il 40% degli italiani intervistati, mentre nessun cambio di atteggiamento verrebbe tenuto dal 20%. Un 10% tenterebbe invece di redimerlo. Elevato il numero (30%) di coloro che non hanno risposto alla domanda o non saprebbero cosa fare.