Secondo fonti islamiche citate oggi dal quotidiano Al Rai al Aam, i rapitori di Simona Torretta e Simona Pari non accetteranno alcuna mediazione se l’Italia non si ritirerà dall’Iraq; le due italiane stanno bene fisicamente ma sono provate psicologicamente; i due iracheni sequestrati con loro sono trattenuti perchè sono traduttori e consentono un contatto diretto con i due ostaggi.

Sono gli elementi più rilevanti di un articolo pubblicato in prima pagina dal quotidiano kuwaitiano che ieri aveva confermato che le due italiane sono ancora vive.

”I due ostaggi italiani sono in buone condizioni di salute, ma sono provati sul piano psicologico e chiedono sempre di essere liberati”, dice ‘Al Rai Al Aam’ (L’opinione pubblica), che aggiunge che secondo le sue fonti ”i rapitori non vogliono che gli italiani paghino il conto di qualcosa con cui non hanno nessun rapporto”. ”La vicenda dei due ostaggi italiani detenuti in Iraq – afferma il quotidiano – ha cominciato a fare qualche passo ieri dopo le informazioni pubblicate dal giornale citando fonti vicine al movimento islamico che hanno affermato che sono sempre vivi e in buona salute. Le stesse fonti hanno detto ieri a ‘Al Rai Al Aam’ che le due italiane sono in condizioni di vita più che eccellenti e che il gruppo ha cura di loro 24 ore su 24. Le stesse fonti affermano che le due italiane sono in buone condizioni di salute e chiedono talvolta cibi di un certo tipo, ma hanno difficoltà psicologiche a causa della detenzione e chiedono sempre ai rapitori di liberarle”.

A proposito di mediazioni da parte di dignitari religiosi e responsabili arabi, le fonti del giornale hanno affermato che ”anche se i rapitori rispettano e stimano gli uomini della religione islamica, le mediazioni saranno respinte a meno che il governo di Silvio Berlusconi non rispetti la loro richiesta di ritiro totale delle forze italiane dal territorio iracheno”. Le fonti hanno aggiunto che ”i rapitori non voglio che gli italiani paghino il conto di qualcosa con cui non hanno nedssun rapporto” e valutano che i sequestratori ”fanno la guerra santa per liberare il paese dalle forze straniere”.

(Fonte:Ansa)