A una pensionata modenese di 81
anni, del tutto ignara di computer, è stata attivata una linea
Adsl. La donna ha disdetto il contratto ma è ancora senza
telefono, con l’aggravante che vive sola e ne ha bisogno per
comunicare con l’ esterno in caso di necessità. A denunciare
gli “inconvenienti capitati a cittadini modenesi diventati
clienti Wind senza saperlo” è Adiconsum, l’associazione dei
consumatori della Cisl.
Segnalato anche il caso di un
professionista collaboratore della Protezione Civile che, dopo
avere ricevuto da Wind una offerta telefonica, ha chiesto di
ricevere la documentazione scritta e “si è subito trovato
senza il numero Telecom che gli serve per essere reperibile 24
ore su 24. Per riaverlo sta aspettando da 20 giorni e comunque
deve pagare a Telecom 120 euro”.
Nelle ultime settimane Adiconsum ha dovuto assistere una
trentina di cittadini in lite con Wind. “Per alcuni casi ci
siamo rivolti al Giudice di pace, ma Wind non si è mai
presentata – ha detto il responsabile dell’ associazione, Angelo
Ferrari Valeriani -. Altri casi sono stati segnalati al corpo
antitruffa della Polizia municipale, che ha già comminato a
Wind una sanzione amministrativa di mille euro per il mancato
rispetto dei decreti 50 e 185”, le due norme che stabiliscono
in dieci giorni il termine per esercitare il diritto di recesso
se il contratto è stato proposto e firmato al di fuori dei
locali commerciali (per esempio nelle abitazioni private).
“Chi finisce nelle grinfie di Wind comincia un’odissea senza
fine – ha continuato Ferrari Valeriani – Alcuni dei cittadini
che si sono rivolti ai nostri sportelli hanno firmato il
contratto, poi hanno cambiato idea e comunicato la disdetta
entro due-tre giorni, tramite lettera raccomandata. Ma
nonostante questo, si sono ritrovati clienti Wind. Altri ancora
hanno ricevuto fatture per servizi mai richiesti e pur non
avendo mai firmato alcun contratto. Chi cerca, poi, di ottenere
informazioni o chiarimenti dagli operatori del 155, deve avere
molto tempo e armarsi di santa pazienza: l’attesa è spesso
lunghissima (anche 45 minuti) e alla fine ci si sente magari
rispondere ‘Ci faccia causa’, come è capitato a me”.