I dentisti possono individuare segni caratteristici di alcuni disturbi del comportamento alimentare quali anoressia e bulimia. Il dato è stato presentato da Barbara Steinberg, docente di chirurgia al Drexel University College di Filadelfia, al meeting annuale della American Dental Association.
I disturbi del comportamento alimentare colpiscono circa 8-10 ragazze su 100 nella fascia di età tra i 12 e i 25 anni. Negli ultimi anni sono nettamente aumentati e colpiscono ogni strato sociale. Anche il rinvenimento di forme tardive, cioè in persone con più di 25 anni, non è più un’eccezione.
Tra i disturbi caratterizzati dalla presenza di alterazioni del comportamento alimentare i più conosciuti sono: l’anoressia nervosa, in cui si ha il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale; la bulimia nervosa, in cui ricorrenti episodi di “abbuffate” si accompagnano alla successiva adozione di mezzi inappropriati per controllare il peso (vomito, lassativi, diuretici).
La bocca è uno specchio della salute dell’intero organismo. In particolare si possono individuare segni indicativi della bulimia, quando implica frequenti episodi di vomito che, associati a carenze nutrizionali, possono avere una forte influenza negativa sulla salute orale. Delle persone che soffrono di questo disturbo circa l’89 per cento presenta segni di erosione dello smalto dentale causate dall’esposizione ripetuta agli acidi gastrici. Tra questi segni sono inclusi un colore e una forma alterati dei denti, che possono inoltre diventare traslucidi e sensibili alle variazioni di temperature. Le ghiandole salivari possono risultare gonfie e il paziente può soffrire di secchezza orale cronica con conseguenti labbra molto screpolate. Nei casi più estremi il disturbo può creare problemi anche alla polpa dentaria, causando infezioni, decolorazioni o morte delle cellule che la compongono. In questo caso il paziente può doversi sottoporre ad estrazione del dente affetto.