Il calo delle vendite registrato dall’Istat ad agosto è il segnale del prolungato rallentamento dei consumi delle famiglie, che, insieme all’aumento generale dei costi cui hanno dovuto far fronte le imprese, ha portato alla chiusura nei primi sei mesi di quest’anno di quasi 30.000
attività commerciali al dettaglio.
Secondo gli ultimi dati disponibili di Confcommercio, infatti, le imprese al dettaglio che hanno chiuso le serrande in modo definitivo sono state tra gennaio e giugno di quest’anno 29.193, contro le 27.757 che hanno invece aperto i battenti, con un saldo negativo di 1.436 unità.
L’analisi dell’organizzazione dei commercianti e’ pero’ ancora piu’ impietosa se si considera il totale delle imprese che hanno cessato l’attivita’: piu’ di 50.000 in sei mesi. Ai 29.000 negozi al dettaglio, vanno infatti aggiunte oltre 17.600
imprese all’ingrosso e 5.400 attivita’ per il commercio di auto e moto. Complessivamente le imprese che hanno chiuso sono dunque 52.270, contro le 48.951 che hanno aperto, con un saldo negativo di oltre 3.300 unita’.