Al vaglio della Guardia di Finanza un campione delle autocertificazioni presentate dai cittadini al Comune di Sassuolo per la richiesta di agevolazioni e contributi economici in diversi ambiti, come il sostegno al pagamento dell’affitto, gli assegni per le famiglie numerose, i buoni libro e la riduzione delle rette scolastiche.
Si tratta di una procedura prevista dalla normativa sulle autocertificazioni: il Comune, in quanto ente erogatore, ha infatti il dovere di procedere a controlli di tipo formale sulla documentazione, ma è solo attraverso il coinvolgimento della Guardia di Finanza che possono essere effettuate verifiche di natura sostanziale, anche mediante l’attività ispettiva.
Il Comune ha il dovere di verificare il corretto uso delle sue risorse finanziarie, risorse che derivano dalle tasse dei cittadini, quindi dalla comunità stessa. In sostanza, disincentivando le autocertificazioni false, evitando quindi l’erogazione di contributi e agevolazioni a cittadini che non ne hanno necessità, il Comune tutela l’intera collettività, perseguendo il fine dell’equità. L’autocertificazione è uno strumento di semplificazione amministrativa che agevola i cittadini: non deve essere uno strumento per ottenere benefici non spettanti tramite dichiarazioni fasulle.
Nel caso in cui la Guardia di Finanza accerti false dichiarazioni, le conseguenze per chi ha dichiarato il falso sono di natura penale, comportano la revoca dei contributi erogati e, conseguentemente, il recupero delle somme indebitamente percepite, anche se in forma di esenzione. Questo dei controlli sulle autocertificazioni rappresenta un altro ambito nel quale si concretizza la collaborazione tra Comune e Guardai di Finanza, collaborazione che ha già portato a diversi ed efficaci risultati.