I carabinieri del Ros di Bologna, in collaborazione con i comandi provinciali del capoluogo emiliano, di Modena e di Napoli, hanno arrestato quattro dei cinque presunti responsabili della rapina compiuta il 18 luglio 2002 al deposito delle manifattura tabacchi di via Michelino, nel quartiere fieristico di Bologna.
Il ‘colpo’ frutto’ un bottino molto consistente: oltre cinque tonnellate di sigarette, per un valore di circa 850.000 euro, da piazzare sul mercato clandestino del contrabbando.
In carcere, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare del Gip di Bologna Gabriella Castore per concorso in rapina aggravata, sono finiti quattro napoletani, tutti con precedenti: Maurizio Di Martino, 34 anni, di Torre del Greco (Napoli), Domanico Longobardi, 25 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli), entrambi residenti a Modena; Alfonso Machine’, 35 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli), residente a Cavezzo (Modena) e Riccardo Marigliano, 36 anni, anch’egli napoletano.
Secondo la ricostruzione degli investigatori il commando, composto da cinque uomini armati di pistole, fece irruzione nel magazzino dove si trovavano otto addetti, che furono legati, imbavagliati e rinchiusi in un ripostiglio. I rapinatori fuggirono poi con un carico di 5445 chili di sigarette, denaro contante per 6800 euro e con le auto di due dipendenti, successivamente ritrovate nei pressi del deposito.
Ai presunti responsabili, i primi tre catturati a Modena e l’ ultimo a Napoli, i militari del Ros sono arrivati dopo oltre un anno di indagini, coordinate dal Pm Stefano Orsi e tuttora in corso. Mancano infatti all’ appello il quinto malvivente, ricercato in tutta Italia, e i due mandanti della rapina, anch’ essi napoletani e gia’ identificati dai carabinieri.