Il Palazzo Ducale presenta, da domani, la prima ampia mostra antologica dedicata a Maurizio Mochetti (Roma, 1940) da uno spazio museale italiano.

L’esposizione, ideata dall’artista e curata da Germano Celant e Filippo Trevisani, presenta una visione articolata ed organica del suo percorso creativo attraverso una selezione di venticinque opere lungo un arco cronologico che va dal 1966 al 2002.

Alcune opere sono state realizzate appositamente per l’occasione e l’intero allestimento è concepito in dialogo con le sale seicentesche, affrescate da Jean Boulanger, del Palazzo Ducale di Sassuolo. Trasformato in “Delizia Barocca” da Francesco I d’Este, a partire dal 1634 l’edificio diviene una vera e propria reggia su progetto dell’architetto ducale Bartolomeo Avanzini, che unifica la struttura originaria di castello con il rigore di uno stile unitario.

La mostra è allestita al Piano Nobile del Palazzo Ducale di Sassuolo e viene introdotta al piano terra e lungo lo scalone d’entrata da un aereo F 104 Starfighter rosso e da un modello in scala di una Ferrari realizzata in oro zecchino, sospesa sulle scale, un invito ad avventurarsi nella “dimensione mochettiana” sempre in bilico tra gioco ed erotismo.

In questa mostra l’artista invita a bordo dei suoi aerei o delle sue automobili per condurci in un viaggio alla velocità della luce, da quella artificiale fino al laser, nel tempo e fuori dal tempo. La destinazione è l’annullamento delle dimensioni spazio-temporali e la scompaginazione delle nostre capacità percettive: in un crescendo di immagini e di emozioni costantemente accompagnate da un rumore non identificato.

>>> Speciale Maurizio Mochetti – antologica