Alla fretta non si comanda: da un sondaggio compiuto fra i giovani visitatori del Motor Show risulta che tre scooteristi su quattro corrono in moto perche’ hanno molta fretta, due su tre non tengono le distanze di sicurezza e ai semafori fanno lo slalom fra le auto in coda.
Marciapiedi e portici sono considerati come strade e parcheggi dal 50% dei 1255 intervistati, il 46% va sempre a tutta velocita’, il 37,5% passa con il semaforo rosso o giallo, mentre 18 ragazzi su 100 dimenticano spesso di indossare il casco, 2 su 100 lo infilano ma non l’ allacciano e ben il 9% non lo usa mai o quasi mai. E’ l’ Emilia Romagna a guidare la classifica dei piu’ ligi nell’ uso del casco (oltre il 77%), il Nord e il Centro Italia si attestano sul 73%, mentre al Sud la percentuale precipita al 59%. In generale, il casco e’ diventato ormai un’ abitudine per il 26,3%, il 58,8 lo considera solo un obbligo di legge, ma il 68,5% capisce quanto sia importante per la propria sicurezza.
L’ Osservatorio per l’ educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna ha utilizzato il palcoscenico dell’ edizione 2001 del Motor Show per dare la parola ai protagonisti, ragazzi e ragazze fra i 19 e i 24 anni di tutte le parti d’ Italia che hanno partecipato al sondaggio on line ”Casco in testa, patente in tasca”, rivolto a chi guida moto e ciclomotori, anche in vista dell’ entrata in vigore (primo gennaio 2003) del nuovo codice della strada che introdurra’ importanti novita’ come il ‘patentino’. Il risultato sono 1255 risposte ‘sincere’ di altrettanti scooteristi consapevoli ma indisciplinati che quando scendono in strada lasciano la prudenza a casa. Il patentino e’ visto favorevolmente della maggior parte e i dissidenti sono per lo piu’ i giovanissimi. I contrari pensano che non serva perche’ guidare la moto e’ ”semplice”, altri che sia l’ennesimo adempimento burocratico e una spesa inutile.
Ma pochi, pochissimi – soltanto il 4% – sono convinti che gia’ oggi si viaggi abbastanza sicuri. Che fare? I ragazzi suggeriscono di trasformare i motociclisti in una sorta di Robocop: il casco integrale e’ infatti indicato di gran lunga come la soluzione migliore (85,2%), seguito dal giubbotto-airbag salvaschiena obbligatorio (43,5%), da gambali e ginocchiere obbligatori (28,7%). Ma una buona percentuale (38,5%) chiede anche lezioni per imparare a cadere dalla moto e prove di guida sicura nello ore di ginnastica a scuola.