Come si ferma l’Italia: le modalità di attuazione, settore per settore, secondo l’articolazione decisa dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil.


– Industria, agricoltura, commercio, servizi, elettricità, acqua, gas, tlc: 8 ore (intera giornata), e nei settori che prevedono il lavoro su turnazione 8 ore per ogni turno di lavoro. Garantiti, dove previsti dalla legge, i servizi minimi essenziali.
– Pubblico impiego, sanità pubblica e privata: 8 ore (intera giornata), e nei settori che prevedono il lavoro su turnazione 8 ore per ogni turno di lavoro. Garantiti, dove previsti dalla legge, i servizi minimi essenziali.

– Vigili del fuoco: 8 ore (intera giornata) e nei settori che prevedono il lavoro su turnazione 8 ore per ogni turno di lavoro. Garantiti, dove previsti dalla legge, i servizi minimi essenziali.
– Servizi aeroportuali: dalle 10 alle 18.
– Credito e assicurazioni: 8 ore (intera giornata).
– Trasporto aereo: dalle 10 alle 18.

– Trasporto ferroviario: dalle 9 alle 17.
– Trasporto marittimo (Fs): dalle 9 alle 17.
– Trasporto pubblico locale: 8 ore con modalità stabilite a livello locale.

– Giornalisti carta stampata: hanno scioperato ieri, tutto il giorno, in modo da non consentire l’uscita dei quotidiani oggi.

– Rai e televisione privata:
8 ore (intera giornata).
– Agenzie di stampa: dalle 7 del 15 alle 7 del 16 aprile.

– Testate on-line: dalle 6 del 16 alle 6 del 17 aprile.
In tutta Italia si terranno cortei e comizi. Tutti al centro-nord i comizi dei leader sindacali. Il segretario generale della Cgil Sergio Cofferati parlerà a Firenze; il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta a Milano e il segretario generale del Uil Luigi Angeletti a Bologna. A Torino, parlerà Ghezzi della Cgil, a Genova Foccillo della Uil, a Roma Musi della Uil, a Napoli Epifani della Cgil, a Palermo Bonanni della Cisl.