Acqua, risorse alimentari, energia,
spazio fisico, rifiuti. Ognuno di noi lascia ogni giorno un’
impronta sull’ ambiente e i sistemi naturali. Ma quanto pesa il
nostro impatto sulla Terra? Qual’ è la capacità di carico
degli ecosistemi? Qual è il limite entro cui la popolazione
umana deve tenersi per non minare le basi stesse della vita? A
tutte queste domande prova a rispondere il “Manuale delle
impronte ecologiche” in libreria dal prossimo 18 aprile.
L’edizione italiana dell’opera di Nicky
Chambers, Craig Simmons e Mathis Wackernagel, curata da
Gianfranco Bologna per le Edizioni Ambiente, sarà acquistabile, come detto,
dal 18 aprile. ”Ciascun organismo, che sia un batterio, una
balena o una persona, produce un impatto sulla Terra – scrivono
gli autori nell’introduzione -. Noi tutti facciamo affidamento
sui prodotti e sui servizi della natura, sia per le materie
prime che ci fornisce sia per la sua capacità di assorbire i
nostri rifiuti. L’impatto che esercitiamo sul nostro ambiente è
correlato alla quantità di natura che usiamo o di cui ci
‘appropriamo’ per sostenere i nostri modelli di consumo. La
domanda cruciale è se questo carico eccede ciò che la natura
può sopportare per lungo tempo”. A questa domanda cerca di
rispondere Gianfranco Bologna, nell’introduzione all’ edizione
italiana.