Ritorna a Modena, dall’ 11 al 13
maggio, ‘Lambrusco mio’, rassegna dedicata alla presentazione di quelle ‘gemme’ enologiche determinate da un vino fresco, frizzante, sincero, allegro, rosso e sempre al top del gradimento dei consumatori.

Grazie alla crescita complessiva del
suo ‘movimento’, in campo e in cantina, sta vivendo – notano gli organizzatori dell’ Iniziativa – un periodo assai felice. Ma sa esprimersi anche con personalita’ e classe, con bottiglie frutto di selezioni speciali e veri e propri ‘cru’, sia di piccole aziende familiari di nicchia sia di grandi aziende.
Per presentarne non solo i consolidati livelli di elevata qualita’, a Modena, insieme a Reggio Emilia capitale del Lambrusco, l’ appuntamento e’ appunto per sabato 11, domenica 12 e – per i ristoratori – lunedi’ 13 maggio, presso il Quartiere Fieristico (Viale Virgilio, vicino all’ uscita autostradale dell’ A1 Modena Nord; apertura ore 10-19, lunedi’ 10-14, ingresso e parcheggio interno gratis). La rassegna, promossa da Consorzio del Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Enoteca Regionale Emilia-Romagna, Consorzio Marchio Storico Lambrusco Reggiano, Provincia di Modena, Comuni di Modena, Carpi, Castelvetro e Unione Comuni del Sorbara, intende promuovere l’ immagine del Lambrusco sviluppandone una migliore conoscenza presso gli operatori del settore.
Non una sagra, dunque, ma un appuntamento di livello professionale, aperto anche al pubblico (ingresso gratuito), con un’ importante area degustazione, nella quale 45 aziende selezionate, dal modenese, dal reggiano e dal mantovano, faranno assaggiare le loro nuove produzioni vendemmia 2001 di Lambrusco doc e IGT. Si potranno cosi’ conoscere, provare, giudicare in tranquillita’ i tre lambruschi doc modenesi (Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, prodotto in 80.000 hl, Lambrusco Salamino di Santacroce, 85.000 hl., Lambrusco di Sorbara, 100.000 hl.), il Lambrusco Reggiano (150.000 hl.), il Lambrusco Mantovano (20.000 hl.) e gli IGT, in rappresentanza di una produzione totale di 80.000.000 di bottiglie, in larga parte esportate.
Un efficiente servizio bicchieri, secchielli per il ghiaccio, schede di valutazione per gli addetti ai lavori e un simpatico quadernino-catalogo per tutti, per annotare le proprie impressioni a fianco di ciascun vino, qualificheranno ulteriormente la due giorni di degustazione.
Dopo il successo dello scorso anno – 8000 persone in soli due giorni, e la grande novita’ emersa sulle proprieta’ benefiche per il sistema vascolare grazie alla presenza delle ‘cumarine’ fra i componenti del Lambrusco – la seconda edizione di ‘Lambrusco mio’ – viene sottolineato – si avvale al meglio della nuova sede, la Fiera di Modena, certamente ampia e funzionale.
Cosi’, ‘Lambrusco Mio’ puo’ articolarsi su tre aree distinte, con un ricco programma di eventi esclusivi: una prima area dedicata a una mostra di etichette storiche e a ‘Pianeta Lambrusco. Tutto quello che c’e’ da sapere, dal vigneto alla tavola’: immagini, testi e suggestioni multimediali che spiegano aspetti ampelografici, di viticoltura, vinificazione e commercializzazione dei diversi lambruschi; la seconda area e’ la ‘vetrina’, in cui 45 produttori selezionati propongono i loro vini; infine, nello spazio, ‘Area Incontri’ si svolgono iniziative a tema.
Ai ristoratori e agli operatori sara’, come detto, dedicata interamente la giornata conclusiva della rassegna, lunedi’ 13, nella quale trovera’ spazio una tavola rotonda con grandi chef ed enologi sul delicato tema ‘Lambrusco e ristorazione: Luci ed ombre’. Mentre da notare infine che l’ Associazione Italiana Sommelier curera’ degustazioni mirate, in collaborazione con lo storico Caffe’ Concerto di Modena. E i ristoratori modenesi, attraverso il Consorzio Modena a Tavola, proporranno specifici menu tradizionali in abbinamento ai Lambruschi.