Aveva vinto 170 milioni facendo ‘5’
al Superenalotto ma, una volta arrivato a casa, era stato
picchiato selvaggiamente, finendo all’ ospedale con le costole
rotte: il bandito gli aveva sottratto la schedina vincente.

Poi,
nei giorni successivi, due persone avevano telefonato a casa
sua, proponendogli di ricevere parte della vincita, se non
avesse sporto denuncia contro gli aggressori. Ma i carabinieri
avevano scoperto gli organizzatori del ricatto e li avevano
arrestati.
L’ episodio risale al luglio 2000; oggi in Tribunale a Modena
è cominciato il processo ai tre uomini accusati di esserne
stati gli autori: uno deve rispondere di rapina aggravata, gli
altri due di tentata estorsione. Vittima dell’ aggressione fu un
uomo di 50 anni, abituale avventore di un bar-ricevitoria di
Novi di Modena: quando scoprì di aver fatto ‘5’, l’uomo ebbe la
malaugurata idea di ‘rivelare’ la vincita agli altri clienti del
caffè. Tre di loro escogitarono un modo violento per
arricchirsi alle spalle del vero vincitore.
Ma oggi il rapinato, che non si è costituito come parte
civile ma era stato convocato come testimone, non era presente
in Tribunale: l’ uomo, rientrato in
possesso dei milioni vinti al gioco, sarebbe partito per una
lunga vacanza. Il processo è
stato rinviato.