“Speriamo che questa sia davvero la volta buona…”. Il Presidente Lapam Confartigianato Gilberto Luppi commenta così l’ennesima puntata del ‘tormentone Cispadana’. “Dopo anni di rinvii, ripensamenti, rimpalli di responsabilità forse (beh concedetecelo, almeno un forse ci sta) siamo arrivati in vista del traguardo. Si parla della Cispadana da quando avevo le braghette corte, ora – rimarca Luppi – le braghette corte le portano i miei nipoti. Ma, appunto, la sensazione è che siamo vicini alla chiusura”.

A sbloccare l’empasse ultradecennale l’accordo, praticamente chiuso, per la concessione della A22 che dovrebbe quindi investire i 100 milioni di euro supplementari necessari, insieme ai 100 milioni in più che la Regione Emilia-Romagna ha già annunciato di voler investire.

“Dalla A22, concessionaria dell’opera, filtra un cauto ottimismo e vogliamo credere che questo ottimismo sia ben riposto – riprende il Presidente Lapam -. E’ evidente che questo snodo è decisivo perché, se malauguratamente si dovesse assistere a un nuovo ritardo o alla rimessa in discussione del progetto, è evidente che la Cispadana verrebbe fermata probabilmente per sempre. Eppure, lo ricordiamo non per pedanteria ma per fare chiarezza una volta di più, quest’opera è al servizio di un territorio dinamico, che ha saputo rialzarsi dal sisma di quasi sette anni fa e che, al contrario, sconta un ritardo infrastrutturale clamoroso. Speriamo davvero che questa sia la volta buona”.