Lo schema della truffa è semplice e collaudato: al ristorante arriva una prenotazione per un tavolo, tra le 8 e le 10 persone. A chiamare è una donna distinta, che dichiara di essere conoscente di qualche noto cliente del locale, di cui fa anche il nome. Questo, in qualche modo, diventa una rassicurazione. Poi l’espressa richiesta di bottiglie di vino particolarmente pregiate, per celebrare un’occasione speciale. Di norma il ristoratore non possiede il vino. Il problema lo risolve la stessa cliente che fornisce al ristoratore il contato del suo fornitore.

La truffa è compiuta: un finto corriere con una falsa ricevuta si presenta al ristorante consegnando una scatola con 6 bottiglie di vino dal costo di 500 euro. Peccato che, all’interno della scatola, ci sono in realtà bottiglie da supermercato, del valore di circa 8 euro ciascuna. E alla cena, ovviamente, nessuno si presenta. Al telefono usato per la finta prenotazione nessuno risponde.

In questo modo è stato raggirato un ristoratore di Reggiolo che materializzato di essere stato raggirato ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Reggiolo che a parziale conclusione delle indagini sono risaliti a uno dei truffatori identificato in un 50enne originario di Chieri e residente a Genova denunciato alla Procura reggiana per il reato di truffa. Sarebbe lui il falso fornitore a cui il ristoratore reggiano si è rivolto rimanendo raggirato. Le indagini ora proseguono per cercare di risalire al finto corriere che ha consegnato il vino intascando i soldi e alla donna che ha curato la finta prenotazione.

I fatti risalgono al gennaio dell’anno scorso quando al ristoratore con attività a Reggiolo ha telefonato una donna per prenotare una cena per 10 persone. Ha riferito che era la festa di suo papà e aveva una richiesta particolare: voleva sei bottiglie di vino francese, del Bordeaux, indicando anche un’etichetta precisa. Il ristoratore ha dunque telefonato al proprio fornitore di vino che però ha risposto di non avere quel tipo di Bordeaux. La donna che aveva prenotato la cena gli ha allora indicato a chi poteva rivolgersi e il ristoratore l’ha contattato. Subito si è presentato un finto corriere, che ha consegnato sei bottiglie di vino al prezzo di 450 euro. Non ha rilasciato la fattura ma ha detto che l’avrebbe spedita al più presto. Il ristoratore ha iniziato a fare delle ricerche e ha capito di essere caduto vittima della “truffa del vino” dopo aver letto di alcuni casi analoghi avvenuti in altre province emiliane. Ha così verificato il Bordeaux vendutogli costava pochi euro e si acquistava anche in alcuni discount. Quindi la denuncia ai carabinieri di Reggiolo che hanno avviato le indagini che hanno permesso di risalire al falso fornitore ora denunciato.