Nella serata di ieri, presso il carcere minorile di Bologna, a seguito di un’attenta e monitorata attività di vigilanza ed osservazione, la Polizia Penitenziaria ha rinvenuto un telefono cellulare in una camera di pernottamento detentiva. A darne notizia Giuseppe Merola, Segretario Regionale Si.N.A.P.Pe per la Giustizia Minorile, che si congratula per la professionalità dei poliziotti penitenziari che hanno arginato l’introduzione fraudolenta di strumenti non consentiti dalla popolazione detenuta, volti ad agevolare l’arbitraria comunicazione con l’esterno, con eventuale compromissione di ordine e sicurezza penitenziaria.

L’operazione – conclude Pasquale Baiano, Coordinatore Nazionale Si.N.A.P.Pe per la Giustizia Minorile – “dona lustro all’immagine del nostro Corpo. Il quotidiano e silenzioso lavoro di donne ed uomini che affermano la legalità all’interno degli Istituti Penitenziari é encomiabile, nonostante le precarietà strutturali, gestionali ed organiche che si stanno registrando sul panorama nazionale”.