Nella nostra provincia circa un terzo dei bambini di 8-9 anni è in condizione di sovrappeso od obesità e si stima che, nell’intera fascia di età 1-14 anni, siano oltre 15.500 i soggetti in sovrappeso (un livello meno grave di eccesso di peso) e quasi 6.000 gli obesi.

Da molti anni sono attivi percorsi mirati alla prevenzione dell’obesità infantile, ma fino ad oggi mancava una organizzazione strutturata in grado di assistere ed accompagnare bambini e ragazzi già interessati da un eccesso di peso. A questo scopo l’Azienda USL di Modena ha dato vita al Percorso per il bambino obeso: completata e potenziata l’offerta sul territorio, strutturata su tre differenti livelli.

“Il primo – chiarisce Alberto Tripodi, Direttore del Servizio igiene alimenti e nutrizione dell’Azienda USL di Modena e responsabile del Percorso – è incentrato sul ruolo del Pediatra di libera scelta (PLS), che ha il compito di monitorare lo stato nutrizionale del bambino in crescita, cogliere fattori di rischio per una possibile insorgenza di obesità, fare un’attività di counselling motivazionale per i bimbi già in sovrappeso od obesi. Il secondo livello, a cui il Pediatra fa riferimento nei casi di un suo insuccesso terapeutico, è rappresentato da un team multidisciplinare (dietista, psicologo, medico dello sport), che affianca il bambino e la famiglia per un periodo prolungato, svolgendo una specifica attività di supporto motivazionale al cambiamento delle abitudini alimentari e motorie”.

L’obiettivo, da raggiungere attraverso un’azione coordinata di più professionisti, è stimolare e facilitare il cambiamento dei comportamenti del bambino (e più in generale dell’intera famiglia), stimolando il suo protagonismo consapevole, proponendo soluzioni pratiche, individuando e cercando di eliminare eventuali barriere. Il team opera su tutta la provincia, su tre sedi, a Maranello (Ambulatorio p.zza Amendola 7), Modena (Servizio di Medicina dello Sport – v.le dello Sport 29), Carpi (Servizio Medicina dello Sport – via Nuova Ponente 24/M), per le rispettive aree, sud, centro e nord.

Il terzo livello è rappresentato dai reparti di Pediatria di riferimento (Ospedale di Sassuolo, Policlinico di Modena e Ospedale di Carpi). Qui sono inviati dal PLS i bambini e ragazzi in condizioni di sovrappeso e obesità quando è necessario un approfondimento clinico-diagnostico al fine di individuare eventuali complicanze o forme di obesità secondaria. Per casi particolarmente complessi, infine, il riferimento sull’intera provincia è il reparto di Pediatria del Policlinico di Modena.

“È fondamentale prevenire l’eccesso di peso e promuovere sane abitudini alimentari e motorie fin dall’infanzia – conclude Monia Pinelli, psicologa del team multidisciplinare del Percorso del Bambino Obeso -. Sottolineo l’importanza di intervenire il più precocemente possibile, in particolare ancor prima della nascita del bambino (periodo preconcezionale e gestazionale) e successivamente di predisporre interventi preventivi a carattere multifattoriale con la collaborazione di professionisti dedicati e in sinergia con le principali figure educative per il bambino, in particolare famiglia e scuola, e ricercando il contributo attivo di tutta la comunità”.

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Staff ambulatorio (in alto): da sinistra Monia Pinelli psicologa, Jenny Pinca dietista, Andrea Cesare Caregnato medico dello sport, Alberto Tripodi direttore del Servizio Igiene alimenti e nutrizione Azienda USL di Modena

Foto di gruppo (in basso): da sinistra Monia Pinelli psicologa, Andrea Spanò direttore del distretto di Modena, Giuliana Urbelli assessora a Welfare e sanità del Comune di Modena, Jenny Pinca dietista, Gustavo Savino direttore del Servizio di Medicina di Sport, Andrea Cesare Caregnato medico dello sport, Alberto Tripodi direttore del Servizio Igiene alimenti e nutrizione Azienda USL di Modena