Prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel fare rete con le altre regioni europee per promuovere le produzioni di qualità a denominazione di origine Dop e Igp e rafforzare gli strumenti di sostegno e tutela all’interno della futura Politica agricola comunitaria (Pac).

“Siamo in prima fila per chiedere maggiore attenzione per le produzioni di qualità certificata, in particolare nell’ambito della nuova Pac”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, è intervenuta a Salonicco, in Grecia, all’assemblea generale di Arepo (la rete europea delle Regioni produttrici di prodotti Dop e Igp) dedicata al confronto sul futuro assetto delle politiche agricole in Europa e sulle proposte per la valorizzazione delle produzioni a qualità regolamentata (Dop, Igp e prodotti biologici).

“Come primo produttore in Europa di Dop e Igp, sia per numero di denominazioni che per fatturato-  ha affermato Caselli-, intendiamo sostenere e tutelare le nostre produzioni lavorando insieme alle altre Regioni europee produttrici. È infatti a livello europeo che si definiscono i regolamenti e si stanziano le risorse per la promozione e la tutela dei marchi sul mercato interno ed internazionale”.

L’assemblea generale, a cui ha partecipato anche il vice-presidente del consorzio del Parmigiano- Reggiano, Guglielmo Garagnani, in qualità di presidente del collegio dei produttori, è stata l’occasione per fare il punto sulla proposta di riforma della Pac della Commissione europea, con particolare riferimento al nuovo modello di governance, che limiterebbe fortemente il ruolo delle Regioni, e alle parti della proposta di regolamento connesse con le produzioni Dop e Igp.
Grazie al lavoro tecnico condotto da Arepo è stato possibile produrre degli emendamenti specifici che sono stati messi a disposizione dei deputati europei della commissione Politiche agricole nella quale è attualmente in discussione la proposta della Commissione. Tra questi, particolare rilievo ha l’emendamento per introdurre l’estensione della regolazione dell’offerta (oggi prevista solo per formaggi e prosciutti) a tutte le denominazioni registrate, in modo da prevenire le crisi di mercato

“Come ho avuto modo di dire al commissario europeo Phil Hogan, nell’incontro organizzato dal Ministero dell’agricoltura e dalle Regioni Italiane lunedì scorso- prosegue l’assessore- la Commissione, durante questo mandato, ha certo fatto molto per promuovere e tutelare Dop e Igp sui mercati internazionali, dimostrando nei fatti di credere al valore che queste produzioni di qualità hanno per la nostra agricoltura. Ma la proposta di nuova Pac 2021-2027, indebolendo fortemente il ruolo delle Regioni, rischia di andare in senso opposto e di appiattire tutto su politiche nazionali che non potrebbero tenere conto delle specificità e dei bisogni dei singoli prodotti e dei contesti territoriali di riferimento. Per questo dobbiamo fare rete con le altre Regioni europee affinché la riforma sia cambiata a vantaggio dei territori”.

L’impegno di Arepo

Arepo è la rete europea delle Regioni produttrici di Dop e Igp. Oltre a 34 Regioni di 8 Paesi europei, comprende nel collegio dei produttori i consorzi di Dop e Igp.
L’attività di Arepo riguarda tutti i temi legati alle produzioni di qualità, dalla promozione alla tutela, dalla ricerca all’adeguamento delle normative comunitarie, dalla cooperazione con le istituzioni europee alla collaborazione con le reti internazionali.