Diritti e sicurezza, solidarietà e controllo del territorio. È per tenere insieme questi concetti che il Sindaco di Mirandola Maino Benatti ha chiesto agli uffici comunali di studiare l’istituzione di un albo nel quale siano registrati i richiedenti asilo domiciliati nel territorio del Comune.

«Alcuni passaggi del decreto sicurezza votato dal Governo Salvini-Di Maio sono francamente inaccettabili», commenta il Sindaco, che esprime vicinanza a chi sta contestando la legge, non ultimo il vescovo di Cesena-Sarsina, don Douglas Regattieri (originario di Concordia e per lunghi anni vicario parrocchiale a Mirandola). «Dobbiamo partire dai valori della Costituzione e dalla salvaguardia della dignità umana. Chi contesta ha il mio pieno appoggio. Come Sindaco intendo rispettare la legge, anche se la considero ingiusta. Ho chiesto quindi ai miei uffici che si occupano di residenza di attivare un registro per monitorare la presenza sul territorio comunale di queste persone. Con questo strumento si raggiungerà un duplice obiettivo: da un lato rendere visibili queste persone anche ai fini del controllo sociale e del territorio, dall’altro di segnalarle alla rete di solidarietà costituita dai servizi sociali, dall’Azienda Usl e dalle associazioni di volontariato. Ogni essere umano, per noi, ha diritti inalienabili che nessuna legge può calpestare».