Dieci persone, sette dirigenti e funzionari dell’Ausl di Bologna più il responsabile e due dipendenti di una Onlus, hanno ricevuto un avviso di conclusione indagini preliminari per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Si tratta di un’inchiesta del nucleo polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza su alcuni bandi pubblici sulla gestione delle attività e dei servizi a supporto della disabilità, che gli indagati avrebbero pilotato o tentato di indirizzare.

Nel mirino degli investigatori atti diretti a condizionare o alterare il procedimento di scelta su tre appalti e affidamenti indetti dall’Ausl per il dipartimento Salute mentale – Dipendenza patologiche, di cui uno concesso e due revocati in corso d’opera, per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro. Secondo l’accusa i bandi sarebbero stati predisposti per essere ‘cuciti addosso’ alle caratteristiche della onlus.

Dall’analisi della documentazione cartacea e informatica acquisita nel corso delle indagini sarebbero emersi numerosi scambi di e-mail, informazioni e documenti relativi ai bandi in questione che, sempre secondo l’accusa, hanno “smascherato l’esistenza di connivenze e contatti illeciti tra dirigenti e i funzionari dell’Ausl e i responsabili della onlus”.