Quest’anno l’evento per il Giorno della Memoria a Sant’Ilario è nel nome della musica. Una musica popolare dalla lunghissima tradizione che sfida il tempo il tempo e l’annichilimento della storia e ci restituisce il commovente fascino di un mondo scomparso.

Lo spettacolo dei Klezmorim non è un semplice concerto, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta della sonorità e tradizioni yiddish. Il gruppo prende il nome dai musicanti ebrei dell’Europa orientale che accompagnavano tutti i momenti di gioia delle comunità ebraiche. Erano sempre presenti alle feste religiose, non potevano mancare ai matrimoni o ai banchetti ed erano disposti ogni giorno, per la ricompensa di pochi soldi oppure del solo cibo, a eseguire musica da ballo o a cantare nelle osterie e nei cortili.

Nei canti si mescolano gioia e dolore, felicità e delusione, riflessioni sull’esistenza e preghiere. È come una sorta di narrazione dei momenti felici e delle tragedie di un popolo, gli Ebrei della Polonia, dell’Ucraina, della Lituania, della Bielorussia, travolti e scomparsi per sempre dallo sterminio nazista. I canti hanno la forza della ingenuità popolare, ma sono dotati anche di virtuosismi musicali e trasmettono messaggi di grande intensità emotiva. Il mondo cui fanno riferimento è quello dei villaggi, gli shtetl, straordinario mondo a sé capace di produrre una cultura unica e fenomeni straordinari come quello del chassidismo  che promosse la popolarizzazione della Kabbalah come un aspetto fondamentale della fede nelle comunità della gente comune, povera e illetterata.

La serata è suddivisa in quattro momenti: canti in ebraico con preghiere della tradizione sacra, canti in yiddish della tradizione sulla vita quotidiana, canti della Shoah, canti di gioia.

I Klezmorim vengono da Brescia e si si esibiscono per la seconda volta a S.Ilario dopo il concerto del 2010 al Forum. Sono attivi dal 2000 e ha alle spalle più di cento concerti; hanno partecipato a numerosi festival, in più occasioni sono stati chiamati a partecipare alla Giornata Europea della Cultura Ebraica o alle X Giornate di Brescia. La formazione comprende Alessandro Adami(pianoforte, sarmonica e voce), Daniela Fusha (violino), Matteo Pizzoli (chitarra), Alessandro Todeschini (percussioni), Denise Pisoni, Elisabetta Vizzardi, Claudia Romelli, Luisa Anni (voci). A essi si aggiunge il professore Rolando Anni che svolge il ruolo di guida alla comprensione dei canti per cogliere appieno la pregnanza dei magnifici testi.

L’iniziativa rientra in quelle organizzate dal Comune per il Giorno della Memoria 2019. Prossimo appuntamento lunedì 28 gennaio in Biblioteca: conversazione con lo storico Massimo Storchi su “Fascismo eterno” di Umberto Eco.