Il 26 settembre 2017 il consiglio comunale di Sassuolo ha approvato un ordine del giorno, da noi proposto, che chiedeva un censimento degli incidenti stradali in città. Tale misura insieme ai dati già esistenti provenienti dal progetto MISTER, e con la fattiva collaborazione delle forze dell’ordine e della polizia municipale, doveva caratterizzarsi in uno strumento utile al monitoraggio attivo delle strade, al fine di predisporre le eventuali soluzioni ai problemi di circolazione e di sicurezza stradale già presenti.

A corredo di ciò, importante era l’impegno dell’amministrazione a lavorare su tutte quelle tematiche, sopratutto culturali, che sono alla base delle cattive abitudini alla guida e quindi causa di molti incidenti.

Uno strumento forse migliorabile, ma che poteva essere un mattone importante nella costruzione di un sistema stradale più efficace, dove i tratti problematici venivano individuati in modo specifico al fine di studiare adeguate soluzioni.

Tale ordine del giorno è stato osteggiato dalla minoranza, e anche dal consigliere
Claudia Severi che si è astenuta (ricordiamo che in consiglio l’astensione equivale al voto contrario); nei giorni scorsi infatti abbiamo rilevato con stupore le dichiarazioni della stessa, considerando appunto che nel momento in cui uno strumento è stato effettivamente proposto, non abbiamo riscontrato alcuna apertura sul tema.

In realtà riteniamo che la contrarietà a quell’odg fosse solamente politica, a testimoniare l’ottusità di chi non sostiene a priori le buone proposte altrui , solo perché è qualcun altro a presentarle. D’altronde la politica è fatta prevalentemente di ricerca della visibilità, ed è un giochino che a noi  non è mai interessato.

Aggiungendo che in tale occasione registrammo l’astensione anche di qualche consigliere del Pd, rivendichiamo che con lungimiranza avevamo in quella occasione offerto all’amministrazione la possibilità di incidere maggiormente su un tema che è poi è si manifestato con maggiore gravità. Si poteva fare di più, e lo rimarchiamo dal punto di vista di chi, nonostante tutto, ha permesso in più di un occasione a questa maggioranza di continuare a fare il proprio lavoro.

RENZO CATUCCI

ANTONIO ROSSI