Nell’imminenza dell’approvazione della legge di Bilancio 2019, Cgil Cisl Uil si incontrano a Modena per un’assemblea provinciale con i delegati e attivisti pensionati.

L’appuntamento, in calendario domani – martedì 27 novembre – dalle 9 alle 13 alla Polisportiva Modena Est, è organizzato per discutere le priorità del Paese in materia di investimenti, strumenti di protezione del lavoro (ammortizzatori sociali e politiche attive), fisco, pensioni, sanità, istruzione e pubblica amministrazione.

Presiede la segretaria generale della Cgil Modena Manuela Gozzi, introduce il segretario generale Uil Modena e Reggio Emilia Luigi Tollari. Poi spazio agli interventi dei delegati, mentre le conclusioni sono affidate al segretario generale Cisl Emilia-Romagna Giorgio Graziani.

Ricordiamo in sintesi le proposte dei sindacati confederali, definite unitariamente nel documento presentato a Roma il 22 ottobre scorso:

  • graduale incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil e, contestualmente, una seria discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit;
  • modifiche alla legge sul pareggio di bilancio degli enti locali;
  • sviluppo delle infrastrutture e delle grandi opere, che devono rappresentare la priorità degli investimenti pubblici, anche per aumentare la produttività del sistema paese e diffondere la crescita in tutto il territorio;
  • piano straordinario per la manutenzione delle infrastrutture esistenti;
  • investimenti in infrastrutture energetiche e digitali;
  • implemento delle reti pubbliche per la salute, l’istruzione e l’assistenza;
  • sblocco dei fondi destinati allo sviluppo locale previsti dal “Piano periferie”;
  • conferma, nell’eventuale revisione del codice degli appalti, della tutela del lavoro e lotta per la legalità.

«Su questa base intendiamo aprire il confronto con il governo sostenendo le nostre proposte, anche con le forme e gli strumenti propri dell’esperienza sindacale – si legge nella presentazione del documento unitario nazionale – Queste proposte delineano un modello di sviluppo del Paese fondato sulla sostenibilità e solidarietà, anche in netto contrasto con scelte autonomiste che la potrebbero compromettere».

Rispetto, poi, al confronto con l’Unione europea, Cgil Cisl Uil affermano che «dovrebbe essere caratterizzato più che da atteggiamenti strumentali spesso reciproci e da tensioni antieuropeiste, da una grande e seria battaglia per cambiare lo statuto economico e le politiche economiche dell’Ue attraverso lo scomputo dal deficit delle spese per investimenti materiali e sociali, l’aumento delle risorse europee per gli investimenti, la sostenibilità ambientale e le politiche di coesione».