Resta immutata la composizione del Consiglio provinciale di Reggio Emilia dopo la tornata elettorale di ieri che – oltre a eleggere il nuovo presidente Giorgio Zanni – ha confermato le “forze” delle due precedenti consultazioni elettorali di secondo grado: Terre Reggiane mantiene 2 consiglieri provinciali, mentre la lista Centro Sinistra eredita i 10 consiglieri precedentemente conquistati dal Pd.

Nel dettaglio, per la lista 1 Terre Reggiane è stata riconfermata la consigliera comunale di Novellara Cristina Fantinati, che ha ottenuto 6.639 preferenze ponderate grazie a 41 voti, ed avrà al proprio fianco Carlo Bronzoni (consigliere comunale a San Polo d’Enza), eletto con 4.840 preferenze ponderate frutto di 20 voti unici. Due voti e 218 preferenze per Daniele Galli, 1 pari a 172 preferenze per Gianluca Nicolini, nessun voto invece per Emanuela Pellini e per Paolo Delsante, che nel settembre 2017 era subentrato al dimissionario Giuseppe Pagliani.

La Lista 2 Centro Sinistra in Provincia ha invece eletto Claudia Dana Aguzzoli (consigliere comunale di Reggio Emilia: 13 voti, 6.121 preferenze); Pierluigi Saccardi (consigliere comunale di Reggio Emilia: 13 voti, 6.121 preferenze); Mariachiara Morelli (consigliere comunale di Reggio Emilia: 7 voti, 5.866 preferenze); Ilenia Malavasi (sindaco di Correggio: 45 voti, 5.584 preferenze); Nico Giberti (sindaco di Albinea: 42 voti, 5.271 preferenze); Roberta Pavarini (consigliere comunale di Reggio Emilia: 16 voti, 5.146 preferenze); Tania Tellini (sindaco di Cadelbosco Sopra: 33 voti, 5.046 preferenze); Elena Carletti (sindaco di Novellara: 35 voti, 4.823 preferenze); Andrea Carletti (sindaco di Bibbiano: 34 voti, 4.196 preferenze) ed Antonio Manari (sindaco di Ventasso: 41 voti, 3.166 preferenze). Non entrano invece in Consiglio provinciale Francesco Monica (sindaco di Castelnovo Sotto: 1.933 preferenze ponderate grazie a 16 voti) ed Elisa Cavatorti (consigliere comunale e assessore a San Polo: 932 preferenze frutto di 9 voti).

Sulla base della Legge 56/2014 anche le elezioni per il Consiglio provinciale –  di secondo grado (quindi riservate esclusivamente a sindaci e consiglieri comunali in carica –  avvengono attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l’elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprime infatti un voto con un valore inferiore rispetto all’elettore di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza ‘vale’ 34 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di  Vetto,  59 se di Rolo o Casina, 109 se di Cavriago o Gualtieri, 171 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.