La Polizia Stradale di Modena non si limita ad effettuare controlli su strada, ma estende la propria attività in tutti i settori connessi alla circolazione dei veicoli e ai titoli abilitativi per la conduzione degli stessi.

In tal senso a Modena funziona da tempo una stretta collaborazione tra Polizia Stradale e Motorizzazione Civile dei Trasporti per verificare che durante le procedure per gli esami, volti all’ottenimento delle varie tipologie di patente di guida, tutto avvenga nella più completa regolarità; accade infatti che talvolta alcune persone, in particolare di nazionalità straniera, forse anche per le difficoltà connesse allo studio della parte teorica per l’esame di guida, tentino con qualche “scorciatoia” ingegnosa, ma illegale, di aggirare l’esame teorico per il conseguimento del titolo.

Si registrano episodi di sostituzione di persona, in cui un soggetto, con adeguata preparazione si presenta al posto dell’esaminando con documenti di identità alterati o contraffatti ed altri più ingegnosi, con microauricolari e microcamere occultati per trasmettere ad un complice esterno i quesiti del test ed ottenere le relative risposte.

Nella seduta di esami dello scorso 24 ottobre, un cittadino straniero si è presentato esibendo un permesso di soggiorno verosimilmente falso a nome di un altro soggetto di nazionalità ghanese, che quel giorno avrebbe effettivamente dovuto sostenere l’esame teorico e l’ottenimento del cd. “foglio rosa” per potersi poi esercitare alla guida pratica.

Accompagnato in Questura per accertamenti sulla sua vera identità, è emerso che lo straniero, un cittadino ivoriano di anni 29, titolare di patente di guida rilasciata in Italia, era stato già denunciato in altre province italiane per aver sostenuto o tentato di sostenere esami teorici di guida al posto di altre persone.

I due stranieri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di sostituzione di persona e falso documentale del permesso di soggiorno.

Nella stessa seduta di esami, personale della Polizia Stradale e della Motorizzazione ha sorpreso due esaminandi di nazionalità pakistana che nascondevano nell’orecchio un auricolare ricevente; un più approfondito controllo ha permesso di accertare che, occultata tra i capi di abbigliamento, vi era anche una microcamera collegata ad un apparecchio telefonico cellulare ed un trasmettitore tipo “bluetooth” per l’invio dei dati all’esterno.

I due, entrambi 42enni, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di falso finalizzato all’induzione in errore di Pubblico Ufficiale ed il materiale tecnico utilizzato per la ricetrasmissione dei dati sottoposto a sequestro.

Si vuole sottolineare come tali comportamenti rivestano una enorme gravità in quanto consentono l’ottenimento della patente di guida da parte di persone che ignorano completamente le regole della circolazione stradale, della precedenza e della segnaletica e che potrebbero pertanto divenire un concreto e grave pericolo per la sicurezza della circolazione stradale e delle persone in genere.