Procedono i lavori di ripristino e messa in sicurezza post sisma della sede di via dei Servi dell’istituto d’arte Venturi di Modena, inagibile dal 2012 a causa dei danni provocati dal sisma.

In questi giorni sono stati tolti i ponteggi su via dei Servi ed è possibile ammirare la facciata dell’edificio completamente ripristinata, dopo gli interventi di riparazione e rinforzo delle murature.

L’intervento si concluderà a dicembre di quest’anno, tre mesi in più rispetto al cronoprogramma originale, allo scopo di consentire la realizzazione di una serie di interventi migliorativi sugli impianti di distribuzione del riscaldamento e sull’impianto idrico sanitario, oltre a  ulteriori interventi di risanamento, la cui necessità è emersa nel corso del cantiere, partito nel giugno dello scorso anno.

«A gennaio – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, durante un sopralluogo in cantiere giovedì 18 ottobre – oltre 900 studenti  torneranno in centro storico e potranno usufruire di un edificio più moderno, sicuro e funzionale».

Al sopralluogo hanno partecipato anche il dirigente dell’istituto Alberto De Mizio, l’assessore alla Scuola del Comune di Modena Gianpietro Cavazza, Emilia Muratori, consigliera provinciale con delega all’Istruzione, docenti  dell’istituto e tecnici.

Muratori ha parlato di «istituto punto di riferimento provinciale visto che si tratta dell’unico liceo artico della provincia», mentre De Mizio ha chiarito che la sede di via dei Servi «ospiterà gli studenti del liceo artistico composto da biennio e  triennio di architettura e ambiente, design dell’arredamento e grafica».

Illustrando le caratteristiche dell’intervento, Annalisa Vita, tecnico della Provincia e responsabile del cantiere, ha sottolineato che «i lavori eseguiti migliorano le prestazioni sismiche dell’edificio grazie a rinforzi strutturali e all’installazione nelle murature di oltre 400 catene antiribaltamento; l’intervento, inoltre, ha evidenziato le varie sovrapposizioni costruttive e trasformazioni effettuate nel corso dei secoli, in un edificio del ‘600».

Alla ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie, l’edificio ospiterà oltre 900 che attualmente frequentano la sede di via Sgarzeria, in affitto dalle suore Domenicane, e la sede distaccata di via Rainusso.

Studenti, insegnanti e personale avranno a disposizione 33 aule, 12 laboratori, la palestra, la biblioteca, dieci uffici, due sale insegnati e due per riunioni.

Terminato l’intervento, gli studenti del Venturi utilizzeranno tre sedi: quella di via dei Servi, la sede storica di via Belle Arti 16 e la sede di via Ganaceto (ex istituto Deledda) inaugurata nel 2016 dopo i lavori di ripristino.

I lavori presentano un quadro economico complessivo di due milioni e 308 mila, finanziati con i fondi regionali per la ricostruzione e in parte dalla Provincia stessa (825 mila euro).

La società appaltatrice è il Consorzio Integra di Bologna che dal mese di maggio ha incaricato come ditta esecutrice, la Cooperativa Batea di Concordia, a seguito della domanda di concordato fallimentare presentata in tribunale dalla precedente ditta.

Con l’inaugurazione del nuovo edificio dell’istituto Galilei a Mirandola e il ripristino del Venturi si completano gli interventi della Provincia sulle scuole superiori danneggiate dal sisma.

Con i fondi della Regione, risorse proprie della Provincia ma anche numerosi e significativi contributi di solidarietà di Fondazioni bancarie, gruppi privati e cittadini, la Provincia ha effettuato lavori per oltre 22 milioni di euro.

Tra gli interventi principali eseguiti nell’area del cratere spiccano la ricostruzione del Galilei, inaugurato a settembre, i ripristini del Luosi sempre a Mirandola, e del polo scolastico Morandi-Calvi di Finale Emilia, conclusi nel 2014, oltre all’ampliamento del Fermi di Modena, concluso nel 2017, ricavato in un’area attigua all’istituto, dove è stata demolita di una palazzina inagibile a causa del sisma.

La Provincia, inoltre, nei mesi successivi al sisma ha effettuato interventi di ripristino praticamente in tutti gli edifici scolastici superiori a Modena, Carpi, Sassuolo, Maranello, Castelfranco Emilia e Vignola per complessivi tre milioni di euro.

A questi interventi si aggiungono altri sei milioni di investimenti per l’adeguamento sismico effettuati in questi ultimi anni in diversi istituti modenesi.