I volti della Storia. Culture, incontri, patrimoni è il tema di questa edizione della “Festa Internazionale della Storia”. I volti della storia ci offrono un immenso patrimonio di beni, di idee e di cultura che costituiscono il retroterra necessario a comprendere il presente e a progettare più consapevolmente e con più ampie prospettive il futuro personale e collettivo.

I lasciti che ci giungono da tempi vicini o remoti costituiscono le risorse comuni e individuali in cui convergono esperienze e innovazione, eredità e progettazione, saperi antichi e recenti. La percezione e la consapevolezza dello spessore del Patrimonio rivelano la pienezza della persona mettendo in campo tutte le eredità culturali e scientifiche che permettono di perseguire personalità e identità dagli apporti molteplici, dagli orizzonti ampi e dagli sviluppi illimitati e di condurre scambi concettuali, comparazioni e integrazioni con un dialogo interculturale da svolgersi in tutti i settori delle attività umane. La conoscenza della storia induce l’attivazione di sensibilità ed emotività e porta a considerare tutte le realtà attuali come una ricchezza da fruire nel rispetto della pluralità delle culture.

Da quindici anni la Festa propone la storia attraverso i diversi settori delle attività e delle espressioni umane – l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, l’alimentazione, il lavoro, la moda, lo sport – coinvolgendo studiosi, insegnanti, studenti e cultori e mobilitando innumerevoli risorse e istituzioni culturali (biblioteche, musei, associazioni, scuole, università). Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future.

La multiforme manifestazione a carattere nazionale e internazionale ha reso Bologna “capitale della Storia” mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo.

Nelle quattordici edizioni precedenti si sono tenuti oltre 3.000 eventi, le presenze sono state complessivamente oltre le 600.000, i soggetti attivi (tra relatori, interpreti, coristi, musicisti) sono stati 23.750. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti (tra cui, dal 2003, 5.100 studenti universitari e, dal 2002, 1.350 classi coinvolte) l’ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa.

La Festa nasce dalla collaborazione attiva di una rete di centinaia di soggetti, con l’obiettivo di conoscere, tutelare e valorizzare le radici e gli antecedenti del presente, affrontando gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia, ma anche legati all’ambiente, all’economia, alle relazioni e alle comunicazioni. A riprova dell’ottima fama e dell’importanza della manifestazione il premio di Rappresentanza per il Premio Internazionale “il portico d’oro” intitolato a Jacques Le Goff, e il patrocinio di tutte le autorità e le istituzioni locali, tra cui la Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana, il Comune di Bologna, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Anche questa edizione trova conferma il Premio “Portico d’Oro”, intitolato a Jacques Le Goff, giunto alla sua XI edizione, a riconoscimento di figure, opere ed iniziative che si siano distinte nella diffusione e nella didattica della storia, coniugando correttezza, attendibilità ed efficacia comunicativa. Il legame attivato con Le Goff è la premessa prestigiosa ad un premio unico in Europa, che rilancia il ruolo di Bologna come centro di elaborazione e irradiazione della cultura e le sue capacità di attrazione e ospitalità.

In questa XIV edizione della Festa, il premio sarà conferito a Pupi Avati (3 novembre, in occasione dell’ottantesimo compleanno del regista).

Inoltre, prosegue il prestigioso riconoscimento “Novi cives: costruttori di cittadinanza”, premio del Centro internazionale di Didattica della storia e del Patrimonio e dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna che sarà conferito Presidente della Croce Rossa Italiana e Internazionale Francesco Rocca (28 ottobre).

La Festa si aprirà sabato 20 ottobre con la rievocazione storica del “Passamano per San Luca” (XVI edizione), evento che per tradizione inaugura la più grande e autorevole manifestazione del genere in Europa.

Con le attività didattiche e le iniziative culturali che convergono e si realizzano nella “Festa Internazionale della Storia” s’intende:

– fornire occasioni di contatto e di collaborazione tra sedi e protagonisti della ricerca storiografica e sedi e protagonisti dell’educazione e della promozione culturale;

– far percepire a studenti e cittadini il legame tra situazioni e volti odierni e la storia che li ha generati e quindi il valore della conoscenza del passato per comprendere il presente e per progettare il futuro;

– attivare gli scolari di ogni ordine affinché conquistino le loro conoscenze sul patrimonio culturale di cui sono eredi e ne conseguano sensibilità e rispetto;

– perseguire nuovi e proficui raccordi tra attività di valorizzazione culturale e indotti economici e turistico commerciali.

Maggiori informazioni e programma: http://www.festadellastoria.unibo.it/