“Cogli lab.timo” è una mostra di fotografie scattate dai ricercatori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli all’interno dei laboratori e degli altri spazi del Centro di Ricerca, nell’ambito di un concorso fotografico lanciato nei mesi scorsi. Le foto  sono esposte in  mostra a Palazzo Poggi, in via Zamboni 33 (primo piano, Sala di Susanna). A votare la foto vincitrice sarà il pubblico della Notte dei ricercatori, venerdì 28 settembre, attraverso un bollino da apporre durante la visita alla mostra (ingresso libero dalle ore ore 18).

“L’idea di organizzare questo primo evento Photo Research al Rizzoli – spiega la direttrice scientifica prof. Maria Paola Landini – ci è venuta durante una delle tante visite ai nostri laboratori con ospiti stranieri. Tecnologie diversissime tra loro, innumerevoli strumenti, persone al lavoro in un alternarsi di attività con ritmi che cambiano. Abbiamo pensato alla fotografia come mezzo efficace per restituire ai cittadini frammenti di vita dei laboratori e soprattutto il backstage: è un lavoro molto intenso quello che viene svolto nel silenzio delle colline della nostra città e in questa mostra i ricercatori cercano di far sentire al pubblico la loro esistenza, tanto muta quanto importante per sviluppare nuove opportunità di cura.”

Nel Centro Ricerca sono attivi 12 laboratori dove lavorano oltre 300 ricercatori, la metà dei quali precari. I ricercatori conducono la maggior parte delle loro ricerche insieme ai clinici dell’Ospedale.

Un’altra iniziativa del Rizzoli è “Invita un ricercatore a cena”, occasione unica per parlare a tu per tu con medici, biologi, ingegneri, fisici, biotecnologi, farmacisti, che si occupano dell’ortopedia del futuro. Una cena in famiglia, un invito al ristorante, una cena di gruppo tra amici o tra soci di un’associazione: basta consultare l’elenco dei ricercatori sul sito www.ior.it, contattare il ricercatore prescelto e accordarsi sulle modalità della cena.

Gli argomenti proposti sono le protesi personalizzate e l’invecchiamento delle protesi di anca e di ginocchio, il benessere del piede, la diversità tra piede cavo e piatto e l’influenza di calzature, plantari, tacco, il metabolismo osseo e la valutazione della fragilità ossea, la rigenerazione e l’ingegneria della cartilagine e dell’osso, la stampa 3D in ortopedia, le terapie innovative nelle malattie genetiche, la ricerca sui tumori ossei.