Oltre un centinaio di avvocati, consulenti del lavoro e commercialisti hanno preso parte questa mattina al centro “Malaguzzi” a “Ma il lavoro è uguale per tutti? Il diritto del lavoro antidiscriminatorio”, seminario formativo promosso dall’Ufficio della Consigliera di parità della Provincia di Reggio Emilia. Una giornata di studi finalizzata non solo ad approfondire la legislazione antidiscriminatoria, ma anche a creare una rete di professionisti a cui la consigliera di parità, vera e propria authority a cui ci si rivolge in caso di discriminazioni, possa fare riferimento nella sua attività.

Ad aprire i lavori – coordinati dalla consigliera supplente Francesca Bonomo – la consigliera di parità della Provincia di Reggio Emilia, Maria Mondelli, che ha illustrato ruolo ed ambiti di intervento di questa importante figura a cui possono rivolgersi le lavoratrici e i lavoratori per informazioni e tutele, i sindacati per ogni collaborazione in materia, le aziende per progettare iniziative di conciliazione tempi di vita/lavoro, ma anche gli enti pubblici per presentare i Piani di azioni positive – obbligatori per le PA da una dozzina d’anni con l’entrata in vigore del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna – e per istituire i Comitati unici di garanzia. “La consigliera di parità cerca sempre soluzioni conciliate, a volte sottoscritte presso l’Ispettorato del lavoro, ma il più delle volte attraverso una azione di mediazione presso il proprio ufficio – ha spiegato Maria Mondelli – Qualora si renda necessario andare in giudizio, la consigliera può costituirsi ad adiuvandum a fianco della lavoratrice o del lavoratore, anche se non si dispone di fondi, nemmeno per chiedere una consulenza legale o giuslavoristica, e quindi è necessario avvalersi della rete di conoscenze di avvocati e consulenti disposti a collaborazioni gratuite”. “Anche questo convegno è stato interamente finanziato dalla Provincia con il contributo del Comune di Reggio Emilia – ha concluso – Proprio la mancanza di risorse, unitamente all’assenza di un riferimento governativo specifico come il ministro per le Pari opportunità, sono la testimonianza più eloquente di una generale sottovalutazione del fenomeno, che rende più difficile creare quella cultura in cui le donne e gli uomini abbiano lo stesso valore, trattamento e possibilità, che rappresenterebbe un vantaggio non solo per le donne, ma per tutta la società”.

Sono quindi intervenuti gli avvocati Massimo Lanotte e Tatiana Biagioni sui temi “Il diritto antidiscriminatorio del lavoro” e “Le molestie sul lavoro sono discriminazioni”, la giudice del lavoro del Tribunale di Reggio Maria Rita Serri ha illustrato gli orientamenti della giurisprudenza antidiscriminatoria nelle sentenze, mentre Cinzia Brunazzo (presidente Commissione parità di genere Ordine dei commercialisti di Rimini) e Antonella Ricci (consigliera Ordine nazionale Consulenti del lavoro) si sono soffermate rispettivamente su welfare aziendale e detassazione e sul ruolo del consulente come facilitatore nella prevenzione delle discriminazioni. Nel pomeriggio gli ultimi due interventi: Valeria Moscardino dell’Ispettorato del lavoro di Parma e Reggio ha spiegato come avvengono, e quali sanzioni prevedono, le ispezioni del lavoro antidiscriminatorio, mentre Chiara Breschi (Consulenza tecnica per l’accertamento rischi professionali Inail) ha affrontato il tema della sicurezza di genere, con particolare riferimento allo stress lavoro correlato e alla conciliazione, alla formazione aggiuntiva e alla riduzione premio Inail. La giornata di studi è stata spezzata da due apprezzati intermezzi di approfondimento a carattere artistico con l’attrice milanese Erika Renai.