E’ stato firmato la scorsa settimana il Protocollo di Intesa tra le Organizzazioni Sindacali Confederali, l’Unione Terre di Castelli, il Comune di Montese e l’Azienda Usl per quanto riguarda la programmazione socio sanitaria territoriale del distretto di Vignola per gli anni 2018-2020. Un accordo che arriva dopo diversi mesi di lavoro e di confronto iniziato lo scorso gennaio; una programmazione socio sanitaria che vale, sull’intero distretto vignolese, quasi 100 milioni di euro in tre anni, risorse che verranno stanziate per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini.

“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – hanno dichiarato Anna Paragliola (Cgil), Maurizio Brighenti (Cisl) e Alberto Zanetti (Uil) – e soprattutto del percorso partecipato a cui abbiamo contribuito e che ha visto un importante lavoro di l’analisi dei bisogni e di ricerca delle soluzioni necessarie per rispondere alle nuove esigenze”. Si tratta di un piano che tiene conto di una comunità profondamente cambiata dalla crisi economica, crisi che ha portato ad un impoverimento della società, non solo dal punto di vista economico ma anche culturale. Le problematiche connesse all’impatto dalla crisi economica e sociale hanno generato anche nel Distretto di Vignola l’aumento della povertà e dell’emarginazione sociale, determinando la necessità di ricalibrare coerentemente gli interventi a vantaggio dei più vulnerabili attraverso un approccio trasversale con l’obiettivo di una presa in carico integrata e complessiva.

I punti più rilevanti dell’accordo – comunica la Cgil – sono:

  • Promuovere l’autonomia nei processi d’impoverimento ed esclusione sociale integrando gli strumenti esistenti (RES-REI-L.R.14/2015, contributi per la casa ecc.) anche attraverso strumenti innovativi come l’Emporio Solidale EKO, primo emporio a valenza distrettuale nella provincia di Modena e che dopo solo due mesi di attività, ha già risposto a più di 60 famiglie sul territorio.
  • Sostenere la genitorialità attraverso interventi volti alla prevenzione del disagio, nei primi 1000 giorni di vita, nel periodo adolescenziale e favorendo l’integrazione dei cittadini stranieri.
  • Prevenire la non autosufficienza con particolare riferimento alla popolazione anziana sempre più in crescita, assistere e curare le persone nella fragilità, rilanciando la domiciliarità attraverso il sostegno al cargiver, le dimissioni protette e i centri diurni.
  • Valorizzare l’ospedale di Vignola all’interno della riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, con particolare attenzione alla cosiddetta “sanità senza mura” (sanità territoriale).
  • Assistenza sanitaria e promozione della salute sul territorio, implementando il lavoro delle Case della Salute già esistenti (Spilamberto e Guiglia), prevedendo la nascita di nuove Case della Salute e dell’OsCo (Ospedale di Comunità) a Vignola.
  • Lotta contro la violenza di genere attraverso un lavoro sinergico di prevenzione congiunto attivando strumenti di collaborazione concreta tra le diverse istituzioni coinvolte e la scuola, utilizzando anche nuove metodologie che permettano un approccio più efficace.

L’accordo si inserisce a pieno nell’ambito del sistema di relazioni sindacali esistenti sul distretto, relazioni che si sono rafforzate con la sottoscrizione del protocollo firmato unitariamente nella stessa giornata; un accordo che riconosce nel dialogo sociale un valore imprescindibile per una buona amministrazione della cosa pubblica.