La posizione del sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni rispetto alla necessità di mantenere il progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo, ormai vecchio di decenni, è l’ennesima invocazione di una nuova grande opera che dovrebbe avere effetti miracolistici sul territorio.

I sostenitori della Bretella dicono sempre che è “necessaria”, ma non dicono mai in che modo si può conciliare la ripresa economica del distretto con una maggiore tutela del territorio, che la Bretella minaccia sia rispetto all’integrità degli ecosistemi, sia per l’inquinamento atmosferico e delle acque, sia per il consumo del suolo.

La Bretella, oltre ad essere inutile, è anche dannosa. Per questo abbiamo sempre sostenuto che il sistema del distretto ceramico debba evolversi verso un modello più sostenibile ed economicamente più efficiente dal punto di vista delle modalità di spostamento delle merci

Da diverso tempo abbiamo proposto di ripensare sia la mobilità delle merci interna al distretto, sia la modalità di trasporto sulla lunga distanza. Proprio per questa “parcellizzazione” di cui parla Pistoni, per il distretto può essere utile un sistema di “transit point” (come indicato già negli anni ’90 dal progetto Demetra) che semplifichi il tragitto dei trasportatori e riduca il numero di spostamenti di ciascun TIR all’interno della zona industriale. Per le lunghe distanze, ribadiamo la necessità di riprendere in mano i progetti di potenziamento dello scalo di Dinazzano, oggi abbandonati: questo consentirebbe di mettere immediatamente su treno le merci, alleggerendo il traffico sulle direttrici nord-sud (superstrada Modena-Sassuolo e SP 51) e rendendo inutile la costruzione di una terza direttrice stradale, appunto la Bretella.

È evidente come la qualità ambientale potrebbe migliorare senza compromettere irrimediabilmente il territorio della fascia fluviale del Secchia, che sarebbe completamente devastato da questa grande opera.

Proprio per la mancanza di volontà di confronto da parte di amministratori e politici come Pistoni, rischiamo di veder atterrare sul territorio modenese una colata di cemento che non risolverà i problemi della mobilità del distretto e del trasporto delle merci. Confidiamo che tornino sui loro passi, e allo stesso tempo auspichiamo una pronta risposta da parte del nuovo Governo alla nostra richiesta di rimettere in discussione il progetto.

(Comitato No Bretella Sì Mobilità Sostenibile)