Nei giorni scorsi, a 30 anni dalla scomparsa del prof. Glauco Gottardi, tra i primi in Italia a interessarsi di ricerche sulle proprietà delle zeoliti, la Città della Ghirlandina ha ospitato per iniziativa del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore, il meeting annuale della Associazione Italiana Zeoliti.

“Le zeoliti – spiega la prof.ssa M. Giovanna Vezzalini di Unimore, organizzatrice dell’appuntamento – sono materiali microporosi di origine minerale e di sintesi impiegati in numerose applicazioni ambientali ed industriali, dall’agricoltura alla catalisi, alla medicina”.

Dal punto di vista scientifico, Glaudo Gottardi fu pioniere, in Italia e nel mondo, dello studio cristallografico dei minerali e, specificamente dello studio strutturale e cristallochimico delle zeoliti naturali, dotando l’allora Istituto di Mineralogia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia di strumentazione all’avanguardia e dirigendo un gruppo di ricercatori che negli anni è diventato leader a livello internazionale negli studi sulle zeoliti, sia minerali che fasi sintetiche.

I suoi allievi, che a circa dieci anni dalla scomparsa hanno dedicato al prof. Glauco Gottardi una nuova zeolite naturale scoperta in Antartide (la gottardiite), hanno continuato, e tuttora continuano, ad onorare la sua figura e a sviluppare i suoi progetti attraverso una consolidata e produttiva attività di ricerca nel campo della Scienza delle Zeoliti.

Il congresso AIZ DAYS 2018, di cui la prof.ssa M. Giovanna Vezzalini è stata chair, ha visto la partecipazione di un elevato numero di iscritti, tra cui alcuni prestigiosi colleghi provenienti da università europee, che hanno condiviso l’esperienza e le discussioni scientifiche delle giornate trascorse a Modena con studenti e dottorandi, la cui partecipazione è stata finanziata dalla Associazione Italiana Zeoliti.

SEMINARIO DI ECONOMIA

La Scuola di Dottorato in Lavoro, sviluppo e innovazione di Unimore e Fondazione Marco Biagi organizza un seminario per discutere criticamente la teoria e la prassi di alcune trasformazioni del mondo presente ovvero “Beni comuni, Internet, Ecologia”.

L’appuntamento, che si terrà giovedì 28 giugno 2018 alle ore 14.00 presso l’Aula 32 della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi, 10) a Modena, vedrà la presenza del prof. Ugo Mattei dell’Università di Torino e dell’Università della California.

“Il prof. Ugo Mattei realizza una critica radicale al diritto moderno – afferma il prof. Carlo Alberto Magni di Unimore – e teorizza il concetto di “beni comuni” promuovendo una lotta a favore dell’acqua, dell’università e della scuola pubblica, dell’informazione critica, contro il precariato e contro la privatizzazione della rete Internet. Egli incoraggia una riconfigurazione del diritto che non si pieghi alle esigenze dell’economia, ma che, al contrario, agevoli una società fondata sulla qualità dei rapporti e delle relazioni e non sull’accumulazione di capitale. I beni comuni non sono infatti una merce declinabile nel senso dell’avere, ma una pratica politica e culturale che appartiene all’orizzonte dell’esistere insieme. Se il paradigma meccanicistico proprio della scienza ha portato allo sfruttamento e al domino della natura ed è stato utilizzato anche nel diritto per rendere “naturale” ciò che naturale non è, ovvero l’appropriazione delle risorse e la privatizzazione dei beni comuni, il diritto stesso può ben essere trasformato in uno strumento ecologico, cioè di difesa del pianeta e dei suoi abitanti dalle invasioni della mercificazione finanziarizzata”.

Il programma, che sarà introdotto dal prof. Carlo Alberto Magni del Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore, si svilupperà affrontando il tema “Beni comuni: un’elaborazione teorica”, e proseguirà con un approfondimento su “Internet delle cose, controllo dell’infosfera e Master Switch”, concludendosi con un intervento su  “Ecologia, diritto e antropocene”. Alle ore 21.00 il prof. Ugo Mattei presenterà il suo libro “Punto di svolta. Ecologica, tecnologia e diritto privato”, coautorato da Alessandra Quarta (Ed. Aboca), alla Sala Giacomo Ulivi  (viale Ciro Menotti 137) a Modena.

INIZIATIVA ALL’ORTO BOTANICO

La Società dei Naturalisti e Matematici di Modena partecipa all’Estate Modenese, aderendo alla manifestazione promossa dal Comune di Modena con un programma di iniziative all’interno delle quali trova ampio spazio anche questa storica società, nella quale collaborano docenti di Unimore impegnati nella diffusione scientifica ed alla formazione.

Un secondo appuntamento, che sarà coordinato dalla dott.ssa Giovanna Barbieri di Unimore, si terrà giovedì 28 giugno alle ore 18.00 e sarà dedicato a “Gli alberi della nostra città”.

La guida naturalistica della Società dei Naturalisti e Matematici di Modena inizierà un percorso alla ricerca degli alberi della città, descrivendone sia gli aspetti botanici che culturali, legati alla tradizione popolare e alle leggende.

Il ritrovo è previsto all’ingresso dell’Orto Botanico (viale Caduti in Guerra, 127). L’itinerario si svolge in città e durerà al massimo due ore. Non serve la prenotazione.

Per maggiori informazioni www.socnatmatmo.unimore.it