Vengono dal Senegal, dalla Costa d’Avorio, dal Ghana, dalla Nigeria: sono i ragazzi protagonisti della serata dedicata al progetto Sprar dal titolo “Siamo tutti migranti”, che ha avuto luogo mercoledì sera al Parco Secchia di Casalgrande. Ragazzi che hanno portato le loro esperienze, le loro capacità, il loro modo di essere ad una serata in cui casalgrandesi di diversa provenienza si sono conosciuti e incontrati, cucinando, suonando e mangiando insieme.

“I migranti in questione – spiega l’assessore alle politiche sociali e volontariato del Comune di Casalgrande Graziella Blengeri – sono rifugiati che hanno rivolto domanda d’asilo e, mentre attendevano il responso della competente commissione, si sono trovati un lavoro grazie alla collaborazione della comunità, in cui hanno svolto attività di volontariato e frequentato i luoghi di aggregazione delle persone e delle famiglie. Sono esperienze isolate, non valorizzate, non raccontate all’interno di un progetto o di un censimento nazionale; sono realtà autentiche di perfetta integrazione in cui gli autoctoni riscoprono i valori della fratellanza, della collaborazione, del rispetto e dell’educazione”.

I volontari hanno lavorato fin dal mattino di mercoledì per preparare la serata presso il Circolo della libera età di Villalunga. I richiedenti asilo dello Sprar (progetto che fa capo ai Servizi Sociali dell’Unione Tresinaro Secchia) hanno partecipato ognuno secondo le proprie possibilità: c’è chi ha preparato la serata al mattino, per poi andare a lavorare, e chi invece ha cucinato le pietanze tradizionali nel pomeriggio. L’organizzazione dell’evento ha coinvolto l’insegnante e gli allievi della Scuola di Italiano per Stranieri (Cpia), gli operatori e operatrici della Dimora d’Abramo e volontari, che hanno prodotto un buffet con cibi salati e dolci, dal maghreb, al subsahara alla Russia. C’è stato spazio anche per la musica, con tamburi, batteria e sax. La serata ha vissuto anche una parte più istituzionale, con gli operatori della Dimora d’Abramo che hanno spiegato i contorni dell’accoglienza diffusa del progetto Sprar, a partire dall’esperienza di due appartamenti a Ca’ de Caroli e Salvaterra. Sono intervenuti anche il sindaco di Casalgrande Alberto Vaccari e il coordinatore dell’Acli Paolo Debbi. Erano presenti anche i tutor dell’Acli, che, grazie ad una convenzione con Dimora d’Abramo e Comune, hanno fatto svolgere diverse attività ai richiedenti asilo: ad esempio, pulizie a Salvaterra dopo il mercato o interventi al campo sportivo di Villalunga e al Parco Secchia. Si sono creati legami veri tra i ragazzi del progetto Sprar e la comunità locale, tanto che uno dei richiedenti asilo, pur essendosi trasferito a Scandiano, continua a venire a fare attività di volontariato a Villalunga, spostandosi a piedi. E quando è stata proposta l’idea di una cena a Villalunga, la comunità locale ha risposto con entusiasmo.

“Tante volte – spiega l’assessore Graziella Blengeri – la società è più avanti della politica. Grazie a queste esperienze, i comuni, la cooperativa e le Associazioni locali hanno trasformato quello che avrebbe potuto essere un ‘peso’ e un ‘problema’ in una risorsa, restituendo nel contempo dignità a coloro che l’avevano persa. Un risultato ottenuto senza gravare sulle casse comunali”.