Sabato scorso 9 giugno l’Unione Reno Galliera ha celebrato i suoi primi dieci anni di vita.
Presenti autorità politiche e militari, cittadini, amministratori e dipendenti dell’Unione stessa e dei comuni. A inframmezzare gli interventi ufficiali – degli otto sindaci, del sindaco metropolitano Virginio Merola e del consigliere regionale Stefano Caliandro in rappresentanza del Presidente Stefano Bonaccini – momenti di spettacolo, musica e danza hanno ingentilito l’evento sfruttando una scenografia naturale di grande bellezza, quella della cinquecentesca Villa Beatrice, ad Argelato, e il taglio della torta con brindisi finale hanno suggellato quella che alla fine è stata un’autentica mattinata di festa.

A tutti i presenti, che hanno sfidato il caldo di un sole implacabile e che stoicamente hanno affollato il grande prato della villa, va il grazie dell’Unione Reno Galliera.

Questi alcuni passaggi dell’intervento della Presidente dell’Unione Reno Galliera, Belinda Gottardi:
“L’Unione che oggi celebriamo è il frutto di un atteggiamento riformista e innovatore che ha caratterizzato il corpo dirigente delle comunità locali di un’area che rappresenta una città di 74.000 abitanti, con migliaia di imprese, centri logistici di rilievo nazionale, un importante polo ospedaliero, ma anche quattro teatri, sei musei, oasi naturalistiche e aree di riequilibrio, un imponente tessuto di volontariato ed associazionismo.
I nostri comuni hanno profondamente rinnovato l’amministrazione comprendendo che viviamo in un contesto in cui i confini comunali non racchiudono più, come accadeva un tempo, l’intera vita dei cittadini.
Oggi la dimensione comunale è immersa in un contesto più ampio (…) noi abbiamo saputo cogliere questa novità, e abbiamo sviluppato un livello sovracomunale di gestione di tanti servizi, e queste scelte ci hanno posto all’avanguardia dei processi di innovazione amministrativa nel contesto bolognese, facendo dell’Unione Reno Galliera l’unione più evoluta e più solida.
L’Unione non rappresenta solo un’agenzia di servizi, l’Unione rappresenta il colpo d’ala che gli amministratori locali, con la lungimiranza dei funzionari e la collaborazione di tutti gli oltre 450 dipendenti, hanno saputo battere in anni difficili, permettendo alle comunità di affrontare le difficoltà con più risorse, accompagnando l’innovazione e lo sviluppo con la difesa del nostro sistema di protezione sociale, perché nella nostra tensione verso il progresso non ci dimentichiamo degli ultimi.
(…) nel corso di questi anni abbiamo incrementato il senso della comunità: valorizzando le esperienze locali (…) siamo riusciti a confutare l’idea che vivere nei centri meno grandi vuol dire avere meno servizi. Grazie, dunque, ai sindaci, ai consigli comunali, (…) al personale tutto che si è impegnato in questa impresa superando diffidenze e lasciando la sicurezza di abitudini consolidate. Soprattutto, grazie ai cittadini degli otto comuni che non ci hanno fatto mancare la loro fiducia in questa difficile impresa”.

Questi alcuni passaggi dell’intervento del sindaco metropolitano Virginio Merola:
“Il traguardo dei dieci anni che festeggiamo è importante per tutto il territorio e non scontato. Mentre qui celebriamo un’istituzione che funziona e si rafforza, altrove l’istituto dell’Unione sta incontrando infatti una lieve flessione ed alcuni dietro front non certo auspicabili in un’ottica di buon andamento ed efficacia dell’azione amministrativa.Il nostro Statuto stabilisce che le Unioni comunali rappresentano i nostri principali interlocutori, gli attori protagonisti del territorio con cui concertare le politiche di area vasta e sempre di più punteremo su questa istituzione come elemento centrale della nuova Bologna metropolitana”.

Durante la giornata è inoltre stato proiettato un documentario (visibile qui: https://youtu.be/olvnysIb_zU) realizzato dall’Unione in collaborazione con la Città metropolitana di Bologna che racconta la vita di questo territorio e l’evoluzione dell’Unione.
(foto del Circolo fotografico Punti di vista)