«Dobbiamo controllare le tubature dell’acqua, ci hanno segnalato delle perdite, riponga contanti e preziosi in frigorifero per evitare che si rovinino al contatto con le sostanze». In questo modo un malvivente ha derubato a Bibbiano una coppia di anziani impossessandosi di vari monili in oro e dei risparmi in danaro contante della coppia. Nonostante quindi i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia – che al riguardo hanno più volte ricordato, anche con appositi “seminari preventivi” i consigli della campagna antitruffa “non aprite quella porta” – tornano a colpire nella nostra provincia i falsi appartenenti a enti vari che raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.

E proprio questo è accaduto poco prima delle 12,00 di ieri nel comune di Bibbiano dove presso l’abitazione di due anziani coniugi un uomo, spacciandosi per tecnico dell’acqua, ha raccontato a marito e moglie di dover controllare le tubature dell’acqua avendo ricevute segnalazioni di perdite. Il malvivente, carpita la fiducia dei coniugi, entrava in casa per poi facendo credere possibili contaminazioni far riporre preziosi e contanti in frigorifero. Quindi simulando i controlli ha mandato la donna al piano superiore per controllare la colorazione dell’acqua e l’uomo in cortile per verificare quella esterna: solo in casa ha aperto il frigorifero impossessandosi di tutti aver che poco prima erano stati riposti dai due coniugi dileguandosi a bordo di un’utilitaria probabilmente condotta da un complice.  Resisi conto di essere stati derubati i due anziani hanno chiamato i carabinieri denunciando l’accaduto. E così i carabinieri hanno scatenato una vera e propria caccia all’uomo, che al momento però non ha dato esito positivo.

L’episodio tuona come un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi Carabinieri reggiani che fermo restando le risultanze investigative su questo episodio rilanciano la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
  • non mandare i bambini ad aprire la porta;
  • prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
  • prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
  • tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
  • mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
  • se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.