Anche l’Osservatorio Geofisico del DIEF-Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore partecipa al Festival Dello Sviluppo Sostenibile 2018 organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).

A partire dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable development goals – SDGs, nell’acronimo inglese) da parte dell’Assemblea generale dell’Onu nel settembre 2015, in tutto il mondo organizzazioni internazionali, governi centrali, enti territoriali, associazioni imprenditoriali e della società civile si sono mobilitate per disegnare e realizzare politiche e strategie per raggiungere i 17 Obiettivi e i 169 Target su cui tutti i Paesi del mondo si sono impegnati.

Sulla scia di questa spinta globale, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), con oltre 180 organizzazioni e reti della società civile, promuove la seconda edizione del Festival dello sviluppo sostenibile: una iniziativa che risponde alla necessità sempre maggiore di sensibilizzare e coinvolgere fasce sempre più ampie di popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, affinché non solo gli addetti ai lavori possano promuovere un cambiamento culturale e di nuovi comportamenti individuali e collettivi ma venga anche stimolata una richiesta “dal basso” in grado di vincolare la leadership del Paese al rispetto degli impegni presi in sede Onu.

Nell’ambito del Festival, giovedì 31 maggio 2018 alle ore 18.30 presso la Sala Eventi del Tecnopolo di Modena (Via Vivarelli 2) si terrà una conferenza pubblica dal titolo “Tempo clima e aria: l’Osservatorio Geofisico di Modena per la sostenibilità”.

Dopo un’introduzione affidata al prof. Sergio Teggi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Geofisico del DIEF di Unimore, si parlerà del ruolo delle osservazioni e della modellistica numerica, due strumenti essenziali per la sostenibilità ambientale. Interverranno: il meteorologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico del DIEF, che illustrerà i dati aggiornati di 190 anni di osservazioni meteoclimatiche, evidenziando come è cambiato il clima di Modena dal XIX a oggi e cercando di capire come potrebbe cambiare un domani a livello locale; e l’ing. Giorgio Veratti, dottorando di ricerca del DIEF, che presenterà un’applicazione specifica e innovativa di come è possibile modellizzare ad altissima risoluzione le emissioni da traffico nell’area urbana modenese.