Marco Biagini, vicesindaco del Comune di Fiorano Modenese, assessore alle politiche sociali, del lavoro e della salute, ai giovani e ai lavori pubblici ha protocollato oggi le sue dimissioni, con decorrenza dal 31 maggio 2018.

“Intendo sottolineare – scrive nella lettera – come questa scelta sia maturata recentemente da valutazioni di tipo professionale e privato e non sia per nulla attinente all’ambito politico amministrativo locale. Sono stati quattro anni molto intensi che mi hanno permesso di dedicare tempo e lavoro alle questioni che il Comune deve affrontare tutti i giorni; molte sono le cose che ho imparato e approfondito nei disparati ambiti di attività politico-amministrativa,  altrettante le soddisfazioni raggiunte, accanto alle normali e contestuali fatiche che fanno parte della difficile vita di un ente locale come il nostro, impagabile il valore aggiunto di relazioni umane e professionali consolidato nei diversi uffici ed a tutti i livelli”.

“Il primo sentito ringraziamento lo voglio dedicare al Sindaco Francesco Tosi, a cui devo prima di tutto la scelta di aver riposto fiducia in me e nel mio lavoro;  lo voglio ringraziare per l’ approccio collegiale e sincero nell’affrontare i problemi dell’ente, oltre che per il modo esemplare di amministrare la cosa pubblica e guidare la propria comunità, cose che hanno instillato in me un profondo senso del servizio e del rispetto, del valore dell’educazione e della cultura del bene comune, in un periodo storico in cui ciascuna di queste cose ha un valore immenso.  Credo senza esagerare che l’abnegazione e il forte senso delle istituzioni, uniti ad un’etica ed esempio personali inflessibili e coniugati con forti ideali solidali e di responsabilità, possano essere utili a ciascuno di noi per comprendere cosa dovrebbe essere (e non sempre è) la politica di cui abbiamo bisogno”.

“Ringrazio la Giunta intera con la quale ho condiviso la quotidianità del lavoro sul campo, e le auguro buon fine mandato, in un anno che immagino sarà denso di lavoro e soddisfazioni”. “Tenete duro e non vi curate di pochi, chiassosi singoli che guastano il clima generale. Ringrazio i dipendenti, i responsabili e dirigenti del comune che sono gli ingranaggi preziosissimi di questa macchina un po’ affaticata, ma di indubbie risorse per il territorio e le persone che lo abitano; auguro anche a ciascuno di loro un lavoro proficuo per sé e per la comunità che servono professionalmente, sperando che tutti possano trovare soddisfazione e pienezza nell’arduo compito di gestire il bene della collettività”.

“Ringrazio le associazioni, i cittadini, i corpi intermedi e tutti i soggetti con cui ho avuto modo di collaborare e dialogare, al meglio delle mie possibilità e consapevole che avrei potuto fare di più e meglio, lungo un percorso che immagino continuerà proficuamente per le parti e che merita di essere continuato”.

“L’augurio finale che voglio condividere con tutti voi è che, a prescindere da chi lo ricoprirà, il ruolo politico di chi amministra possa trovare nei giorni a venire un degno e meritato rispetto, nella comprensione che oggi è più che mai difficile e logorante, soprattutto a causa dei toni accesi, del clima di sfiducia generale, delle pretese talvolta rudi, dell’incapacità frequente di essere cittadini che comprendono i bisogni di altri cittadini e di essere comunità di persone e non una semplice somma di individui”.

“La vera necessità di oggi credo sia la riscoperta del senso ultimo e primo dello stare bene, della qualità delle relazioni, delle cose come strumenti e non come fini, dell’allineamento delle aspettative a ciò che possibile fare e non a ciò che si vorrebbe, dell’esigenza di comprendere prima di giudicare. C’è bisogno di tutti, ma nessuno deve essere indispensabile, per quanto importante. A presto e buon tutto”.