Bologna è una delle città vincitrici del premio Engaged Cities. Si tratta del riconoscimento dell’organizzazione internazionale Cities of Service, realtà no profit che aiuta i Sindaci a costruire città più forti, cambiando il modo in cui i governi locali lavorano insieme ai cittadini. Il premio, 70 mila dollari, è stato consegnato ieri sera a New York al Sindaco Virginio Merola direttamente da Michael Bloomberg. La Bloomberg Philantropies dell’ex sindaco della città statunitense sostiene infatti questa iniziativa che rientra nel programma nato per dare maggiore potere ai leader locali per generare nuove idee e politiche rivolte al progresso attraverso la collaborazione con la cittadinanza. Assieme a Bologna le altre città vincitrici sono state Santiago De Cali, in Colombia, e Tulsa, in Oklahoma.
Alla cerimonia era presente anche l’assessore all’Immaginazione Civica Matteo Lepore.
“Siamo partiti da una panchina e siamo arrivati a una pratica amministrativa che sta coinvolgendo migliaia di persone – spiega il Sindaco Merola – questo è il modo per tenere in vita e rendere attuale lo spirito di questa città che ha nella capacità di fare uno dei suoi pilastri”.
“Questo premio è un inno alla collaborazione come metodo e uno schiaffo all’individualismo come modo di essere. Ci farà bene – ha detto l’assessore Lepore -. Questo premio è da condividere con le migliaia di cittadini e cittadine che ogni giorno si rimboccano le maniche per organizzare la cura del bene comune, la gestione di uno spazio, un’iniziativa di solidarietà. Il Comune di Bologna sta investendo molto per dare spazio alla collaborazione e all’immaginazione dei cittadini e delle cittadine. Un cambiamento quotidiano, nel fare le cose insieme, che parte dal basso. Un cambiamento democratico”.
“Le città di tutto il mondo stanno trovando modi innovativi per coinvolgere i cittadini nella risoluzione dei problemi e migliorare i servizi – ha dichiarato Michael R. Bloomberg – questi premi riconoscono tre dei migliori esempi di questo lavoro, che possono aiutarli a diffondersi in altre città e migliorare più vite. Congratulazioni ai tre vincitori e a tutti e dieci i finalisti”.
Bologna ha partecipato a questa competizione proponendo la politica dell’Immaginazione civica e della collaborazione dei cittadini con l’Amministrazione: 408 patti di collaborazione stretti con i cittadini sulla base del Regolamento per i beni comuni; 15 mila votanti nella prima edizione del Bilancio partecipativo nel 2017; 20 scuole coinvolte in progetti di cura dello spazio pubblico; 35 immobili assegnati con il bando Incredibol! pari a 3.284 metri quadrati e molte altre azioni che trovano in questa prassi amministrativa il proprio fondamento.
Questa la motivazione ufficiale alla base del premio: “Rendendosi conto che la burocrazia stava ostacolando la capacità dei cittadini di migliorare la propria città, Bologna ha adottato nuovi regolamenti che consentono ai residenti di collaborare con l’amministrazione per rivitalizzare lo spazio pubblico. I nuovi regolamenti spinsero la città a creare laboratori di quartiere, in cui lo staff del Comune co progetta con i residenti per sviluppare le loro idee. I laboratori hanno impegnato
migliaia di residenti e hanno portato a oltre 400 iniziative guidate dai cittadini, tra cui la nuova vita per un mercato abbandonato trasformato in una sala da concerto per centinaia di musicisti locali e la riconversione di un’autorimessa in una stazione di biciclette gestita da un’associazione”.
Una delegazione di Cities of services è venuta in città lo scorso 12 aprile per visitare alcuni esempi della politica dell’Immaginazione civica e toccare con mano la capacità dei cittadini di collaborare con l’Amministrazione per portare avanti servizi di interesse generale. La delegazione, guidata dalla direttrice di Cities of services, Myung Lee, ha visitato la Fondazione per l’Innovazione Urbana/ Urban Center e ha parlato con i cittadini autori progetti presentati per il Bilancio partecipativo 2017 come quello che ha vinto nel quartiere Savena, Il giardino diffuso di via Lombardia e il progetto di Instabile Portazza. La delegazione ha visitato anche centri sociali anziani e le Cucine popolari portate avanti da Roberto Morgantini e tanti volontari.
“Bologna ha mostrato cosa è possibile quando una città è veramente collaborativa con i suoi cittadini – ha aggiunto la direttrice Lee -. Dai patti di collaborazione ad Incredibol, la città di Bologna ha acceso l’immaginazione della sua gente per rendere la città un posto migliore per tutti. Non vediamo l’ora di condividere le strategie di collaborazione di Bologna con il resto del mondo”.