“Con queste risorse può proseguire il lavoro della Regione, garantendo un maggiore sostegno ai 19 centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna, un presidio certo per le nostre donne che si trovino in condizioni di difficoltà e richiedano aiuto. Centri che nel corso del 2018 saliranno a 21 grazie ad un finanziamento dello scorso anno”.

Così l’assessora regionale, Emma Petitti, commenta il riparto dei fondi per il 2018 per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che hanno assegnato all’Emilia-Romagna 1 milione e 778 mila euro.

“Una buona notizia- ha aggiunto l’assessora Petitti- sia la conferma delle stesse risorse dello scorso anno, addirittura in lieve incremento rispetto ai fondi del 2017, sia la certezza di poter continuare nella costruzione di quelle reti che sostengono le donne che a causa della violenza sono in maggiore difficoltà e necessitano di un costante e qualificato impegno. La continuità nel sostegno ai Centri e alle case rifugio è essenziale per garantire protezione alle donne e ai loro figli nei percorsi di uscita dalla violenza, di solito molto lunghi e faticosi”.

Il parere positivo è giunto oggi da Roma in sede di Conferenza Stato-Regioni, che ha varato il riparto di 20 milioni complessivi, un terzo destinato all’istituzione di nuovi centri antiviolenza e di case-rifugio, gli altri due terzi per finanziare gli interventi regionali già operativi e i centri antiviolenza esistenti.

“Bisogna tenere sempre alto il livello di attenzione sulla lotta alla violenza contro le donne e questo riparto non fa altro che confermare come sul territorio si rafforzino le politiche in tal senso”, ha dichiarato il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

Nel 2017, i 19 Centri antiviolenza della rete regionale hanno accolto 3625 donne di cui 2852 accolte per la prima volta e nella maggior parte dei casi con figli. In generale i figli delle donne accolte sono 3.538: in media 1,8 figli per donna. Fra questi coloro che hanno subito violenza sono 1.839, pari al 55,8%1, una percentuale superiore di un punto rispetto al 2016.