Anche polli cotti e pesce affumicato confezionato artigianalmente tra la merce sequestrata dalla Polizia municipale di Modena a quattro venditori abusivi fermati e sanzionati al mercato settimanale del Novi Sad di lunedì scorso.

L’operazione è stata condotta durante i controlli che si svolgono regolarmente al mercato per contrastare l’abusivismo commerciale su area pubblica. Il fenomeno ha assunto particolare rilevanza e, oltre a creare danni economici agli operatori che vendono regolarmente e che per primi segnalano la presenza di abusivi che approfittano del considerevole numero di operatori presenti per agire illegalmente, costituisce un rischio per i clienti che potrebbero acquistare prodotti in alcun modo certificati, di cui non si conosce la provenienza e tantomeno il tipo di manipolazione.

In particolare, lunedì 7 maggio gli agenti del Nucleo di Polizia commerciale hanno individuato quattro venditori abusivi, dei quali tre originari del Bangladesh e uno del Ghana, che avevano posto in vendita prodotti alimentari ed esattamente: quasi un centinaio di confezioni d’aglio, una quarantina di confezioni di pesce affumicato preparato artigianalmente e confezionato in sacchetti che non riportavano indicazioni, nove polli interi cotti e confezionati in modo analogo, otto macchinette per cucire portatili.

Tutta la merce è stata sequestrata, i prodotti alimentari che emanavano forti odori sono stati immediatamente distrutti all’inceneritore e nei confronti dei venditori abusivi sono state elevate sanzioni complessivamente per oltre 20mila euro (5164 euro per ciascuno di loro).

Oltre al personale del Nucleo commerciale incaricato della consueta vigilanza al mercato, nell’operazione sono intervenuti anche agenti in abiti civili. La zona del Parco Novi Sad è infatti oggetto di attenzione e controlli mirati antidegrado da parte della Municipale.

Nella prima mattinata di lunedì un una zona per nulla distante e molto vicino ad alcuni istituti scolastici, gli agenti erano intervenuti anche in un bar tabacchi segnalato da cittadini come un esercizio in cui anche i minorenni acquistavano sigarette prima di entrare a scuola. La vendita di tabacco, sigarette, anche elettroniche o contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina, ai minori di 18 anni è vietata e, qualora la maggiore età non sia manifesta, vige l’obbligo per l’esercente di chiedere i documenti al cliente.

Gli agenti in borghese hanno sorpreso il gestore dell’esercizio mentre vendeva un pacchetto di sigarette a una diciassettenne, senza aver prima richiesto un documento di identità. L’esercente è stato pertanto sanzionato al pagamento di una sanzione pari a 1000 euro.

(immagine d’archivio)