Ottimismo e fiducia per Cms spa: i creditori hanno infatti approvato la richiesta di concordato in continuità presentata dall’azienda di Marano sul Panaro che in attesa di ricevere l’omologa del Tribunale di Modena, prosegue la propria attività per la realizzazione e lo sviluppo di un solido piano industriale per i prossimi anni.

Nato nel 1975, grazie alle competenze tecniche acquisite e alle tecnologie all’avanguardia sviluppate nel corso degli anni, il Gruppo Cms ha avuto una crescita costante che gli ha consentito nel 2013 di superare i 100 milioni di euro di fatturato. Nel 2014 l’azienda modenese ha subito una forte riduzione del fatturato dovuta principalmente alla contrazione del mercato di riferimento e contestualmente al rilevante investimento realizzato per lo stabilimento in Cina che ha incrementato il livello di indebitamento complessivo.

Per far fronte a questa situazione di crisi Cms spa ha nell’aprile 2017 presentato una domanda di concordato in continuità, approvata a larghissima maggioranza in questi giorni dai creditori con la importante percentuale complessiva superiore al 78% e con una votazione favorevole da parte dei fornitori di oltre il 98%: un segnale che testimonia la forte credibilità sul mercato dell’azienda e del suo piano industriale.

La procedura di concordato consentirà di pagare integralmente tutti i creditori privilegiati e di dare ai creditori chirografari, suddivisi in classi, un indennizzo medio del 30 per cento, sino al 40 per cento per i fornitori strategici, pagato nell’arco di un lasso di tempo di soli 4 anni, a partire già dall’anno in corso. Il concordato prevede, inoltre, un piano di investimenti necessari per mantenere i livelli di qualità e di competitività richiesti dal mercato e a supporto dei piani di sviluppo dei principali clienti.

Determinanti, nel raggiungimento di questo importante risultato, sono stati i clienti, i fornitori, Simest e la maggior parte delle banche, che in questi anni non hanno mai fatto mancare il proprio supporto all’azienda; sostegno che ha trovato riscontro proprio nel voto favorevole dei creditori alla proposta di concordato presentata dall’azienda. In primo piano tuttavia il ruolo centrale dei dipendenti, che con grande fiducia hanno affrontato i momenti di difficoltà facendo gioco di squadra insieme alle rappresentanze di Sindacato a fianco dell’azienda per contribuire alla sua ripresa.

“I mesi trascorsi sono stati veramente difficili e carichi di tensione per la mia famiglia e per tutta l’azienda”, ha dichiarato Elena Salda, vicepresidente di Cms. “Credo tuttavia”, continua Salda, “che il risultato raggiunto oggi, con questo voto così favorevole, debba essere per tutti noi un segnale forte di fiducia e di rinnovata energia. Mai ci sono mancate, a dire il vero, la determinazione e la volontà di andare avanti perché crediamo fortemente in primis nella bontà del nostro progetto industriale, ma anche e soprattutto nella forza, nell’energia e nelle competenze di tutte le persone che lavorano con noi, siano dipendenti, professionisti, fornitori e clienti. Adesso affrontiamo il futuro con un solido piano industriale che ci permetterà di ricominciare a crescere, aprendoci a nuovi mercati e clienti e allargando le nostre capacità tecniche”.

Il team di professionisti che hanno seguito tutto l’iter finanziario, industriale e legale, e che continueranno a mettere le proprie competenze a servizio del Gruppo sono lo Studio Rinaldi, Global Strategy e lo Studio Tullio&Partners