Oltre trenta “econtadini” sono stati impegnati questa mattina nell’iniziativa “Ripuliamo la campagna”, organizzata da Cia – Emilia Romagna. “Un appuntamento – come ha precisato Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna – che ha voluto sensibilizzare la popolazione sul corretto smaltimento dei rifiuti mettendo in evidenza gli innumerevoli abbandoni che avvengono nei margini delle strade, in particolare, di grande percorrenza”.

Nel bolognese ad Anzola Emilia e nei pressi dell’agriturismo Mongiorgi ‘I Salici’, gli agricoltori/operatori ecologici hanno raccolto in un’ora, a titolo dimostrativo, circa 40 chilogrammi di rifiuti, il “frutto” dell’incuria e della maleducazione. Ma gli “econtadini” hanno lavorato anche nel ferrarese sulla Strada dei Colombacci tra Codigoro e la Riserva Naturale del Bosco della Mesola evidenziando un gesto di inciviltà che, in zone come il Parco del Delta del Po, può mettere a rischio l’ecosistema. “È importante far luce su questo tema – ha sottolineato Alberto Notari, presidente della Cia di Modena – È importante per l’ambiente e per noi agricoltori che lo viviamo tutti i giorni e spesso siamo costretti a fare il lavoro dei netturbini, pulire i nostri campi, il nostro terreno perché a nessuno piace avere la campagna sporca e degradata. E pensare che i rifiuti ingombranti potrebbero semplicemente essere portati alle isole ecologiche. Il lavoro e le energie potrebbero essere risparmiati per tutti”. Elettrodomestici, vecchi materassi, materiale edile di scarto, sacchetti di pattume indifferenziato, plastica e organico, sono spesso lasciati all’ingresso delle città, nelle zone periferiche, nelle scarpate e campagne, in discariche improvvisate e ai cigli delle strade. A volte si tratta anche di rifiuti pericolosi, il cui impatto sull’ambiente e sulla collettività può essere estremamente dannoso. Alcuni di essi, infatti, possono confondersi col terreno e le colture finendo, ad esempio, anche nelle mangiatoie degli allevamenti. “Nei terreni e a ridosso delle strade – aggiunge Marco Bergami, presidente della Cia di Bologna – si può trovare di tutto. Pochi metri di terreno possono essere sommersi da ogni genere di rifiuto. Brutte abitudini di alcuni individui, privi di senso civico, che buttano dal finestrino quello che potrebbe comodamente essere lasciato nei cassonetti. Quella di oggi vuole essere un’azione capillare per coinvolgere l’opinione pubblica su un tema che riguarda tutti”. Strade di grande percorrenza come la Selice, la San Vitale o la via Emilia che, da sola, con i suoi circa 270 chilometri che separano Piacenza da Rimini può “ospitare” anche quasi 4.000 chilogrammi di rifiuti di vario genere. E se pensiamo alle migliaia di chilometri stradali moltiplicati per una fascia di terreno di un paio di metri, risultano centinaia di ettari che sono potenzialmente bersagli per chi non ha rispetto della natura e del lavoro altrui. “Quando invece gli agricoltori – aggiunge Fini – sono tenuti a rispettare regole rigorose e onerose, proprio per evitare inquinamenti, a partire dallo smaltimento dei materiali plastici e dei contenitori dei fitofarmaci. Faremo di questo evento un appuntamento annuale”. E a ricordare il corretto smaltimento, la presenza e la collaborazione all’iniziativa di oggi di Cascina Pulita, l’azienda italiana specializzata nei servizi ambientali per il settore agricolo e Isuzu Motors: il pick up ‘D-Max’ che ha caricato i sacchi pieni di rifiuti prelevati dal mezzo ‘multiraccolta’ di Cascina Pulita che provvederà alla differenziazione ed al corretto smaltimento.
Insomma, occorre produrre cibo non discarica.