Solitamente è l’inserzionista ad essere raggirato ma nell’odierna vicenda le parti si sono invertite. Il furbo acquirente oltre a non pagare l’importo di 12.000 euro concordato per l’acquisto di una Renault Clio ha rimesso in vendita su internet l’autovettura. La naturale conseguenza per quest’ultimo è stata la denuncia per truffa che i carabinieri di Bibbiano  hanno inoltrato, dopo la denuncia da parte della vittima, un reggiano.

Tutto ha avuto inizio lo scorso mese di gennaio quando un 30enne di Bibbiano, con il fine di vendere la sua auto, pubblicava su un noto sito di annunci la vendita della macchina. E’ stato quindi contattato da un uomo dichiaratosi interessato all’acquisto con cui concordava un appuntamento. Visionata l’auto e accordatosi sul prezzo, l’acquirente manifestava la volontà di acquistare l’auto consegnando, dopo il passaggio di proprietà, un assegno postale che compilava per l’importo richiesto sottoscrivendolo davanti al venditore. Quando quest’ultimo, posto all’incasso l’assegno, apprendeva dalla sua banca l’impossibilità al pagamento trattandosi di assegno con firma apocrifa, contattava l’acquirente ricevendo le rassicurazioni del caso: avrebbe provveduto al pagamento attraverso un bonifico mai eseguito. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa l’uomo si rivolgeva ai carabinieri di Bibbiano che avviavano le indagini identificando nell’odierno indagato il responsabile del raggiro. Quest’ultimo tra l’altro, come accertato nel corso delle indagini, acquistata l’auto a costo zero cercava di piazzarla pubblicando, con tato di foto, la vendita dell’auto su un noto sito di annunci.