“Il dormitorio abusivo scoperto in pieno centro la dice lunga sulla situazione che sta vivendo Sassuolo. A causa del lassismo dell’amministrazione la città rischia di finire di nuovo preda di situazioni di grave degrado e non più soltanto nelle zone periferiche storicamente calde, ma anche nel cuore del centro storico. Una occupazione di questo genere porta con sé altri pericoli: bisogna tutelare i residenti e intervenire subito con controlli capillari e provvedimenti immediati. Non si può lasciare passare l’idea che la città sia terra di nessuno… Pistoni ha partecipato all’incontro sulla sicurezza con i parlamentari: ora dimostri di saper agire nella sua città”.
Stefano Bargi, consigliere regionale Lega Nord e Francesco Menani, ex assessore alla Sicurezza del Comune di Sassuolo intervengono dopo la scoperta del rifugio clandestino occupato da immigrati in via Carandine.
“La zona è centralissima e non è tollerabile una simile situazione di degrado a pochi passi dal Duomo”, sottolinea Bargi. “A quanto pare l’occupazione è presente da parecchio tempo e nella via manca l’illuminazione: evidentemente siamo davanti ad una grave incuria che va immediatamente sanata”, proseguono il consigliere e l’ex assessore. “Come è noto le occupazioni abusive si accompagnano quasi sempre ad altre situazioni di illegalità a cui inevitabilmente i residenti della zona sono esposti”, continuano Bargi e Menani. “I controlli evidentemente sono mancati e ora che la situazione è venuta alla luce, anche per il futuro il sindaco deve essere più presente e attento alla questione della sicurezza”, aggiunge Menani. “E’ compito di una buona amministrazione non solo risolvere ma anche prevenire determinati fenomeni studiando e conoscendo a fondo la realtà locale di chi vive ai margini della legalità”.
Ora per i due leghisti “è necessario un intervento immediato e risolutore”, non solo “per mettere in sicurezza la zona e chi vi abita, ma anche per lanciare un messaggio ad altri sbandati e malviventi che potrebbero fare la stessa cosa, incentivati dall’idea di una totale impunità”.