“Il cittadino non è più il portatore di interessi primario per il comune e per l’ente regionale che dovrebbe supportare il comune. Ai fioranesi ricordiamo un fatto: è stato concesso il via libera del Pd in consiglio comunale alla delibera TARI. Giunta e assessore hanno promesso che presenteranno ricorso al Tar. Ma come approvano cose che ritengono illegittime? Viziate? Ma intanto c’è il via libera del PD in consiglio. Intanto Atersir impone che a sua volta è passacarte del gestore: Hera”.

“I cittadini non si facciano influenzare dal calo dichiarato della tariffa, è dovuto alla eliminazione di prestazioni che erano fatturate in più. E che sono anni che sono fatturati in più. Il gestore ci deve restituire oltre un milione di Euro. Poi ci da un contentino di pochi punti percentuali.

Ravvisiamo una tardiva indignazione del Pd e rimaniamo stupefatti dall’ipocrisia di chi, per anni, ha votato sempre “si” a “occhi chiusi” e ora invece si “straccia le vesti” annunciando che si troverà il modo di risolvere la situazione. Abbiamo denunciato questo “meccanismo perverso” fin dal nostro ingresso in consiglio, ma nemmeno ora il Pd sembra aver accolto le nostre perplessità”.

Questo il commento di Angelo Lupone e Giuseppe Amici, consiglieri comunali del M5S di Fiorano, dopo l’ultima delibera in consiglio.

“Resta però difficile spiegare ai cittadini il motivo per cui la maggioranza abbia approvato comunque con la promesse di ricorrere al Tar successivamente – affermano gli esponenti pentastellati. La delibera approvata dal Comune presentava a nostro parere vari profili di illegittimità (come confermato anche da una sentenza del TAR Lazio) e non era quindi votabile. Doveva essere ritirata e non approvata per dare un segnale più forte, come è stato fatto da vari comuni, ad esempio San Lazzaro nella nostra provincia, ma anche da capoluoghi di provincia come Ferrara, il tutto senza nascondersi dietro a ipotetiche formalità e convenzionalismi come è successo invece Fiorano”.

“Noi del M5S, siamo stati gli unici a presentare un documento ufficiale di “pregiudiziale” per fermare lo stato di cose. Ma questo atto – spiegano Lupone e Amici – è stato bocciato dalla maggioranza del Pd; per chiedere di ritirare la delibera Tari avevamo esplicitato due precise motivazioni: quella principale era la mancanza della documentazione propedeutica relativa al Pef (il Piano economico finanziario), funzionale all’ente locale per la determinazione della tariffa Tari, che doveva essere fornita da Atersir. E approvare questa delibera “alla cieca” ha probabilmente addossato tutte le eventuali responsabilità di terzi sui Consiglieri Comunali votanti, oltre ad esplicitare il loro ruolo di “passacarte” di Atersir, che a sua volta, invece di esercitare il suo ruolo di garante dei comuni, dimostra di essere passacarte del gestore privato”.

“In secondo luogo tutto l’iter di convocazione del consiglio comunale e della commissione consiliare dedicata alla Tari è avvenuto a nostro parere troppo velocemente e al di fuori dei termini regolamentari, adducendo una “urgenza” non giustificata in quanto il termine ultimo del 31 marzo per l’approvazione delle tariffe era noto da mesi. Perché la giunta non s’è attivata prima se davvero voleva contrastare i vizi che ella stessa ha ravvisato?” – aggiungono i due esponenti del M5S. Questi avvenimenti purtroppo confermano il modus operandi di questa giunta comunale e della maggioranza Pd che sfocia come sempre in una gestione superficiale e poco oculata della cosa pubblica, che infine si riflette sulle tasche dei cittadini, cosa che denunciamo ormai da anni”.